Marchio “Family in Trentino”: cambiano le regole per le “Attività culturali”

Da un lato viene ampliata la categoria dei musei, comprendendo anche enti pubblici, compagnie di spettacolo e soggetti culturali, dall’altra si introducono nuove regole che vanno della direzione della corresponsabilità dei genitori, nonché per sostenere l’allattamento materno. Sono queste le principali modifiche approvate dalla Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, al disciplinare per l’assegnazione del marchio “Family in Trentino” relativo alla categoria “Attività culturali”.
Nel dettaglio al primo punto il dispositivo prevede di integrare alcuni requisiti presenti nel disciplinare per l’assegnazione del marchio “Family in Trentino” alla categoria “Musei” con l’aggiunta anche delle “Compagnie di spettacolo, Enti pubblici gestori di spazi culturali” e dei “Soggetti Culturali qualificati ai sensi dell’articolo 16 della legge provinciale 15/2007”. In questo modo potranno richiedere il marchio anche organizzazioni al di fuori delle realtà museali.
Fra le modifiche poi vi è quella che prevede per tutte le organizzazioni, l’adesione alla carta di qualità familiare “EuregioFamilyPass” (ex Family Card). Un ulteriore requisito riguarda i musei pubblici, che devono mettere a disposizione uno spazio per il cambio dei più piccoli che sia utilizzabile da entrambi i genitori; infine, sempre per i musei pubblici, vi è l’obbligo di possedere la presenza di spazi per allattare secondo gli standard del Baby Pit Stop di Unicef, mentre per i musei privati e i soggetti culturali qualificati vi è la possibilità di offrire uno spazio di allattamento.