Mancanza alloggi ad Arco: relazione della Commissione speciale

Redazione16/12/20234min
comune arco commissione 01



 

La Commissione consiliare speciale di Arco per le emergenze abitative ha presentato un documento di analisi e intenti con cui iniziare a lavorare a una delle emergenze del territorio: l’abitazione.
Costituita alla fine di marzo, la commissione è composta dal sindaco Alessandro Betta e dai consiglieri Tiziana Betta, Arianna Fiorio, Ferruccio Morandi, Ugo Perini, Nicola Tamburini e Tommaso Ulivieri.
«Il tema della casa si configura oggi come un grave problema sociale – spiega nella premessa il documento – L’allarme è segnalato da tempo dalle amministrazioni locali alle istituzioni provinciali e nazionali. Il disagio abitativo sta interessando fasce crescenti di persone, dai giovani agli anziani, dai lavoratori precari ai migranti, dalle famiglie numerose a quelle monoparentali: sempre più persone sono strette tra costi dell’abitare non proporzionati ai redditi e la costante riduzione di locazioni ordinarie. Il dibattito è acceso da tempo anche a livello nazionale, ma all’orizzonte non
s’intravvedono interventi utili ad arginare la situazione. Per quanto concerne il Comune di Arco, classificato ad alta densità abitativa e soggetto a un’importante e crescente pressione turistica, le criticità maggiori si riscontrano nel fenomeno del cosiddetto stress da costo (sia per l’acquisto sia per le locazioni) e nell’erosione delle residenze ordinarie a favore di impieghi turistici; sussiste inoltre un elevato inutilizzo del patrimonio immobiliare, e infine, risultano carenti le politiche pubbliche a favore delle categorie più fragili. Parte delle difficoltà nel fornire risposte sono collegate alle competenze diversificate e al conseguente intreccio normativo tra la disciplina nazionale sulle locazioni, quella provinciale sul turismo, quella fiscale e, infine, amministrativa edilizia a livello comunale. L’altra parte è dovuta a un libero mercato che da decenni in assenza di correttivi si è tradotto nella legge del più forte e in un potere d’acquisto delle retribuzioni sempre più basso, problemi questi di ampia scala».

La relazione inizia quindi con l’esame della situazione ad Arco, che si caratterizza per la frammentarietà nella gestione e applicazione delle normative esistenti da parte degli uffici comunali, che rende poco efficace l’attività di controllo. Per questo la commissione ritiene indispensabile un maggior coordinamento con chiare linee guida anche in termini di competenze ed esercizio dei controlli, anche con la stesura di una sorta di vademecum che coordini l’attività degli uffici e possa orientare i privati.

Anche l’aspetto comunicativo e di sensibilizzazione dei cittadini appare un passaggio utile, con iniziative tese a promuovere le locazioni ordinarie a canone concordato ancora poco note nonostante i vantaggi per i locatori. Un’altra leva indicata dalla commissione è costituita dalle norme tecniche d’attuazione del Prg, al fine di sostenere e tutelare la destinazione residenziale ordinaria del patrimonio immobiliare. Altri step prospettati: un ragionamento su costi, benefici e limiti del turismo; la valutazione, da parte dell’amministrazione comunale, di investimenti che possano fornire risposte abitative dirette alle situazioni di maggiore fragilità; la sollecitazione a politiche più adeguate di Itea; e la formulazione di proposte da sottoporre alla Provincia per arginare il fenomeno degli affitti brevi.

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