Living Memory, al via la terza edizione del “Festival della Memoria”
In un tempo nel quale i testimoni diretti degli avvenimenti della Seconda Guerra mondiale stanno scomparendo, sette di loro racconteranno le loro memorie, la storia fatta dalle persone comuni che plasma la società e il futuro: sono loro il cuore della terza edizione di Living Memory, il Festival della Memoria, che si terrà a Trento dal 16 al 27 gennaio prossimi.
I testimoni oculari sono portatori di emozioni e sentimenti con i quali è possibile empatizzare, comprendere al di là dei dati storici, cosa significa davvero essere protagonisti di una vita intrecciata con lo scorrere della storia dell’umanità. Tra questi Oleg Mandic, l’ultimo bambino a chiudere i cancelli del campo di concentramento dietro di sé, Liliana Manfredi, l’unica sopravvissuta alla strage della Bettola (Reggio Emilia), Edith Bruck, che attraverso la letteratura ha trovato il modo di raccontare la quotidianità dell’orrore vissuto, Regina Sluszny, una dei “bambini nascosti” da famiglie non ebree per salvarli dai rastrellamenti. Accanto a loro, perché la Memoria diventi riflessione, verità storica, analisi del passato, ma soprattutto del presente, un parterre di ospiti eccellenti che provengono da università, istituzioni internazionali di memoria, mondo della letteratura e dello spettacolo.
Il tema dell’edizione 2023 di Living Memory, la cui inaugurazione è prevista lunedì 16 gennaio alle ore 18.00 presso la Fondazione Caritro, è dedicato alla spersonalizzazione subita durante al Seconda Guerra Mondiale dalle persone, alla perdita di diritti, alla de-umanizzazione concretizzata nei ghetti e nei campi di concentramento e sterminio. La Memoria viene affrontata nel festival come motore di cittadinanza attiva e chiave di lettura anche per comprendere il presente, che purtroppo sta conoscendo l’attualità di una guerra alle porte dell’Europa.