Lavori di valorizzazione al Castello di Arco, prorogata la gestione del chiosco

Il Castello di Arco si prepara a una nuova stagione di valorizzazione. La Giunta comunale guidata dalla sindaca Arianna Fiorio ha approvato il rinnovo dell’atto aggiuntivo per la gestione del chiosco in legno situato al Prato della Lizza, ai piedi dell’antica fortezza che domina la città delle Palme.
La decisione, formalmente legata alla locazione del punto di ristoro affidato alla società “Ristorante al Vaticano Bassetti Mariano di Fava Maria Luisa & C. sas”, si inserisce però in una prospettiva più ampia: quella dei futuri lavori di riqualificazione del complesso castellano e delle sue aree di pertinenza, compresa la Lizza stessa.
“È intenzione dell’Amministrazione comunale procedere entro tempi brevi alla realizzazione di interventi di valorizzazione del Castello e alla costruzione di una struttura più stabile da destinare a pubblico esercizio” , si legge nella delibera approvata all’unanimità dalla Giunta.
Un rinnovo tecnico in vista del cantiere
Con il nuovo atto, la durata del contratto di locazione viene prorogata fino al 31 dicembre 2026, con un canone di 500 euro mensili. Tuttavia, si tratta di un accordo precario, che potrà essere interrotto in qualunque momento con un preavviso di tre mesi, non appena prenderanno avvio i lavori di sistemazione del Castello.
Una scelta, quella dell’Amministrazione Fiorio, che punta a garantire continuità del servizio ai numerosi visitatori del maniero senza intralciare la futura trasformazione dell’area. L’obiettivo, si legge negli atti, è arrivare alla realizzazione di un nuovo locale strutturato, capace di coniugare la funzione di ristoro con una migliore integrazione paesaggistica e turistica del sito.
Il Castello, simbolo e sentinella di Arco
Il Castello di Arco, posizionato su uno sperone roccioso che domina la piana dell’Alto Garda, è da secoli il simbolo identitario della città. Le sue origini risalgono almeno al X secolo, e nel corso dei secoli fu teatro di assedi e contese tra i principi-vescovi di Trento, i conti d’Arco e le potenze regionali.
Gravemente danneggiato durante le guerre napoleoniche, il maniero conobbe un lungo periodo di abbandono, finché, a partire dall’Ottocento, cominciò una stagione di recupero e tutela che lo ha reso oggi una delle mete più visitate del Garda trentino.
Il prato della Lizza, dove sorge il piccolo chiosco in legno oggetto della delibera, è da anni uno degli spazi più frequentati da turisti e residenti, anche per la sua funzione di accoglienza durante gli spettacoli e gli eventi estivi organizzati al castello.
Verso una nuova fase di valorizzazione
La proroga della gestione del chiosco rappresenta dunque un passaggio intermedio in vista del futuro cantiere. Il Comune, con il supporto dell’ufficio tecnico, ha già commissionato la progettazione degli interventi, ora in fase avanzata di definizione.
L’intento dichiarato è quello di potenziare l’offerta culturale e turistica del complesso, migliorando accessi, servizi e fruibilità, senza compromettere il delicato equilibrio paesaggistico che fa del Castello di Arco uno dei luoghi più suggestivi del Trentino. (n.f.)










