Lavori al Vallo tomo del Brione e reperti storici, trovata l’intesa

Stagista17/12/20203min
20201028IMG_5923 ARCO LINFANO VALLO TOMO BRIONE

Si profila una svolta verso la riapertura del cantiere del Vallo tomo a Linfano di Arco per la messa in sicurezza del versante orientale del Monte Brione.
Il rinvenimento sulla linea di scavo di tre manufatti bellici della Grande Guerra rischiava seriamente di bloccare i lavori: per due, collocati più in alto, al fine di salvarli, si è dovuto procedere ad una variante che però costringerà ad alzare la barriera di ben quattro metri, rendendola più impattante rispetto al progetto originale; per il terzo manufatto, due muretti a secco appoggiati ad un masso, invece, non è stata trovata una soluzione e sarebbe necessaria la demolizione.
In seguito ad un sopralluogo con il responsabile dell’impresa appaltatrice, con l’assessore alle opere pubbliche Roberto Zampiccoli, l’appassionato di storia Paolo Ciresa e Duilio Turrini, uomo di punta del Coordinamento ambientalista, si è alla fine convenuto che il reperto della prima guerra mondiale che dovrebbe essere sacrificato per poter realizzare il prolungamento del vallo non pare di fondamentale importanza per la memoria dell’intero sistema.
Gli ambientalisti hanno scritto una lettera al vicesindaco Zampiccoli e alla Sovrintendenza ai beni culturali in cui affermano di condividere la variante al progetto originale con la quale si conserveranno tre terrazzamenti, un’altra postazione di ricovero, parte delle trincee e i sentieri di collegamento.
Dal confronto è emersa la condivisione della variante in quanto conservando in buona parte l’areale, la si può considerare una sintesi accettabile fra sicurezza e salvaguardia dei beni.
L’assessore Zampiccoli può ora guardare con fiducia alla prossima conferenza dei servizi dove sarà individuata la strategia da adottare per continuare con i lavori senza incorrere in ricorsi o indagini supplementari.
Ciresa e Turrini hanno apprezzato ufficialmente l’impegno assunto dall’amministrazione di dare visibilità alla ricerca storica della linea fortificata austro-ungarica e nel curare l’organizzazione di una serata informativa e la realizzazione di pannelli informativi da installare in loco nonché, d’intesa con il Mag, la possibilità di allestire uno spazio museale dedicato alla ricerca.
Da parte degli ambientalisti sono state avanzate richieste affinché ci si attivi per realizzare una serie di migliorie al terreno circostante le vestigia belliche, conservando il muro di sostegno del terrazzamento su cui insiste la traccia di accesso al cantiere, ripristinando il muro di confinamento, pulendo i terrazzamenti anche nella parte superiore in modo da rendere ben riconoscibile il complesso militare, pulendo i sentieri e le postazioni di ricovero e da sparo e realizzando, se possibile, una georeferenziazione dell’area.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei”- Alessia De Masi)

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