L’aurora boreale ha colorato anche il cielo dell’Alto Garda e Ledro
Luci colorate sopra il lago di Garda Trentino. Nella notte fra venerdì 10 e sabato 11 maggio, si sono potute ammirare le aurore boreali, fenomeno più caratteristico e spettacolare a latitudini ben più alte rispetto alle nostre. Il fenomeno – spiegano gli esperti – è stato causato da una delle più intense tempeste geomagnetiche che hanno interessato il nostro pianeta negli ultimi vent’anni. Le aurore boreali sono state osservate in molte zone dell’Italia, in Sardegna, Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna e anche sopra il lago di Garda.
Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale degli Stati Uniti d’America che si occupa di tenere sotto sorveglianza le condizioni dell’atmosfera e degli oceani, è stata una tempesta geomagnetica di grado G5, la più alta mai registrata dal 2003, quella che provocò interruzioni di corrente in Svezia e il danneggiamento di trasformatori in Sudafrica.
Lo spettacolo di luci è stato visibile per pochi minuti, ma ha lasciato tutti con la bocca aperta per la sua bellezza. Le aurore polari, che si differenziano in boreali e australi, si generano quando flussi molto intensi di particelle cariche di ioni e elettroni che arrivano dal Sole entrano nel campo magnetico della Terra. Questo flusso di particelle è chiamato anche vento solare. Nel caso delle aurore “boreali”, come quella della notte fra venerdì e sabato, appaiono e scompaiono nel giro di pochi minuti. “Le colorazioni sono molto variabili e dipendono dalle diverse specie atomiche ionizzate”, spiegano gli esperti: il colore verde è legato all’ossigeno, il rosso all’azoto.