L’Amministrazione Comunale di Riva si pronuncia sul caso del cimitero di Varone
A seguito della notizia di alcuni episodi di furti di fiori nel cimitero di Varone, l’Amministrazione comunale desidera fornire alcuni chiarimenti per condannare a propria volta l’accaduto, che è qualcosa di assolutamente inqualificabile.
Per quanto riguarda le soluzioni, è allo studio l’ipotesi di chiudere il secondo cancello (quello non automatizzato, che come tale oggi rimane sempre aperto) e di aprirlo di volta in volta solo quando necessario (ad esempio per i funerali). L’altra soluzione suggerita, l’installazione di un sistema di videosorveglianza, è stata sì valutata, ma per il momento scartata: per l’esperienza maturata in questi anni, infatti, i sistemi di videosorveglianza risultano poco efficaci in zone isolate, com’è il caso del cimitero di Varone. Non è però escluso che nonostante questo non si deciderà in futuro di adottare questa soluzione, che è comunque inserita a livello di ipotesi nello specifico piano per la videosorveglianza del territorio comunale di Riva del Garda, per il quale quest’anno sono stati stanziati ulteriori 50 mila euro, a finanziare una serie di interventi secondo una lista di priorità ben precisa. Circa la dimensione del fenomeno, non risulta l’ampiezza descritta, in quanto le segnalazioni pervenute parlano di pochi casi circoscritti, anche se certo non per questo meno odiosi.
Sul taglio dell’erba e sulla pulizia si vuole invece rassicurare la cittadinanza: queste attività sono svolte in modo costante e non risultano situazioni di degrado. Occorre aggiungere che dopo che qualcuno abbia sporcato o lasciato cartacce o altro, la pulizia necessariamente può succedere che avvenga dopo qualche giorno, così come l’altezza dell’erba non si può pretendere sempre al minimo (il prossimo taglio periodico è in programma per la prossima settimana, chiaro che in questi giorni l’erba è al livello maggiore di altezza, ma sempre ampiamente entro limiti di assoluto decoro).
(Ufficio Stampa Comune di Riva del Garda)