Laghel e Stranfora protestano: “Carenza parcheggi e turismo selvaggio”

Nicola Filippi21/05/20243min
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Gli abitanti del rione Stranfora sono stufi agri. Anzi, di più. Per due motivi, principalmente: la carenza di parcheggi dedicati ai residenti e la presenza di un “turismo selvaggio”, destagionalizzato, spalmato ormai su più di 300 giorni all’anno. La rabbia è ancora contenuta, i residenti si lamentano con un tono di voce pacato, perché capiscono che la soluzione non è così facile da trovare per un’amministrazione pubblica, ma sollecitano un intervento concreto per tutelare il cittadino residente. Un po’ come succede nella vicina Riva del Garda, dove la giunta Santi ha definito – non più tardi di giovedì 11 aprile – una serie di agevolazioni per i residenti, in stretta collaborazione con Apm. Lo ha spiegato l’assessore Luca Grazioli. I due parcheggi pubblici di via Canella (37 posti auto) e via Monte Oro (18 posti) saranno riservati ai possessori di abbonamenti di superficie che abitano o sono domiciliati all’interno del perimetro del “Centro storico allargato”.

“Come mai ad Arco non è possibile fare altrettanto?”, chiedono dal rione Stranfora. “La situazione sta diventando improponibile”, spiega Davide, trasferitosi nel 2013 dal Veneto ad Arco. “Stranfora è una zona sensibile sul tema dei parcheggi, perché mancano spazi, come succede anche in tante altre frazioni di Arco – racconta – ci siamo riuniti privatamente finora, cercando di avere chiarezza dal Comune, ma abbiamo sempre trovato scogli difficili da superare. Siamo “vittime” di un turismo, a mio parere, selvaggio, senza nessuna regola”.
Via Fossa Grande è il nervo scoperto. I parcheggi bianchi, anche quelli a disco orario, “sono gestiti malissimo, con auto che sostano per più giorni, anche con abbonamento”, come pure su tutti gli altri stalli bianchi lungo la via. “Negli ultimi anni è cambiata moltissimo la tipologia degli appartamenti del rione, sono aperti tanti appartamenti turistici e noi ci troviamo furgoni e auto di turisti abbandonati per più giorni sui parcheggi, oppure mega camper che occupano un parcheggio e mezzo, auto con i portabici che escono dalle righe e altre problematiche”, spiegano ancora gli abitanti del rione ai piedi del Castello di Arco: “Dopo la segnalazione alla Polizia Locale, arrivano gli agenti, fanno la multa, ma il furgone resta lì, ancora per giorni”.
Salendo verso Laghel, la solfa non cambia. Ma assume altre sfumature. Nell’oasi di Laghel i residenti soffrono per la maleducazione dei camperisti che parcheggiano all’interno delle proprietà private, lasciando poi solo i “ricordini” negli angoli più nascosti. Oppure, approfittano delle fontane pubbliche per lavarsi come mamma li ha fatti, incuranti dei passanti o della presenza di bambini.
Le proteste sono arrivate all’attenzione del comitato di partecipazione Arco Centro (presidente Andrea Maino) che ora le invierà all’amministrazione comunale, nella speranza che la situazione possa migliorare quanto prima.

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