La Valle dei Laghi con l’APT Garda Dolomiti: cibo, ambiente e arrampicata da valorizzare
Con le recenti approvazioni da parte dei tre Consigli Comunali della Valle dei Laghi, dopo una lunga fase di ascolto col coinvolgimento degli operatori turistici locali, si è avviato formalmente il processo della nuova configurazione d’ambito col passaggio del territorio valligiano dall’APT di Trento-Monte Bondone-Valle dei Laghi a quello dell’APT Garda Dolomiti (ex Garda Trentino).
Un passaggio che dovrebbe concludersi entro il secondo semestre 2021 con l’approvazione della Giunta provinciale per il nuovo assetto dell’impianto turistico a partire dal 1° gennaio 2022.
Due sostanzialmente gli aspetti che hanno reso attuabile questa scelta: uno di contenuto, nel senso che l’aggancio con il bacino Alto Gardesano, oltre alla contiguità territoriale, rappresenta una realtà economica che del turismo costituisce il suo punto di forza e che ora può completare l’offerta turistica attraverso la valorizzazione delle notevoli risorse territoriali della Valle dei Laghi (naturalistiche, storiche, sportive, vitivinicole) che, finora, purtroppo non sono state portate a maturazione.
L’altro aspetto che ha favorito il grande passo è di natura prettamente giuridico-legislativa, in quanto la recente “Legge provinciale Failoni” ha consentito tale migrazione.
L’adesione della Valle dei Laghi dell’APT di Trento era partita, trovando soprattutto la spinta del Consorzio delle Pro Loco di valle, agli inizi del 2000, favorita dalla proficua collaborazione soprattutto dei comuni di Calavino, Lasino e Cavedine per il “Patto territoriale del Bondone”, che determinò negli anni a seguire dei significativi investimenti sia pubblici che privati.
Oltre ai comuni, si erano associati all’APT diversi operatori privati nella speranza che la nuova aggregazione potesse rilanciare la valle, però in realtà il turismo non è decollato, anzi è naufragato proprio là dove erano stati fatti gli investimenti più consistenti. Le iniziative dell’APT trentina, oltre alla alla spinta circoscritta all’attività delle cantine, si è limitata ad alcune manifestazioni sportive che però hanno avuto scarse ricadute sotto i profili economico e turistico.
L’APT del Garda potrà ampliare anche l’offerta legata all’arrampicata, data la presenza di interessanti falesie frequentate da molti arrampicatori delle regioni tedesche.
Infine un “ricorso” storico: con questa decisione si ricompatta il territorio dell’antica “Summa Judicaria Laganensis” che fino alla fine del ‘300, prima della costituzione del Distretto di Trento, accorpava l’attuale valle dei Laghi al Bacino gardesano.
MARIANO BOSETTI