La sindaca Fiorio sul Parco Arciducale: “Luogo di pace restituito alla comunità”

Redazione28/08/20254min
arciducale CS 27 giugno 2025 17

 

Arco ha ritrovato uno dei suoi gioielli più preziosi. Nel fine settimana del 23 e 24 agosto, la città ha celebrato la riapertura del Parco Arciducale – conosciuto anche come Arboretum – con due giorni di festa, musica, visite guidate e momenti di condivisione. Un ritorno atteso da tempo, che riconsegna alla comunità un bene storico, naturalistico e culturale di straordinario valore.
La voce della sindaca Fiorio
Durante la mattina di sabato 23 agosto, in un breve video realizzato da Alberto Maino e diffuso sul sito ufficiale del Comune di Arco (vedi), la sindaca Arianna Fiorio ha voluto sottolineare la portata simbolica della riapertura:
“Stiamo restituendo alla città di Arco un luogo di bellezza e un luogo di pace. Quello che è bello dei parchi storici è proprio poter apprezzare da un lato la natura così come l’ha disegnata e costruita l’uomo. Sono, possiamo dire, delle opere d’arte”.
Parole che evocano il senso profondo di questo spazio: non soltanto un giardino, ma un’opera viva, capace di coniugare natura e cultura, passato e futuro.

 

 

Un patrimonio ritrovato
Il Parco Arciducale, creato nel XIX secolo dal duca Alberto d’Asburgo, è un luogo che custodisce una straordinaria collezione botanica, con specie provenienti da diversi continenti. Palmeti, cedri, piante rare e sentieri ombreggiati lo rendono una delle testimonianze più significative dell’antica vocazione climatica e turistica di Arco, che già a fine Ottocento attirava visitatori da tutta Europa.
La riapertura rappresenta dunque un atto di cura verso la memoria storica della città e un investimento culturale e ambientale al tempo stesso.
La sfida della conservazione
La sindaca Fiorio ha voluto ricordare che il futuro del Parco dipenderà dalla capacità di preservarlo con costanza:
“D’ora in avanti ci attende una grande sfida: quella di continuare a mantenerlo curato e bello come è adesso e ci sarà sicuramente da parte nostra la volontà di collaborare con il Muse, che sarà un supporto importante”.
Il riferimento al Muse di Trento apre infatti prospettive di collaborazione scientifica e divulgativa: dall’educazione ambientale alla valorizzazione botanica, fino alla creazione di percorsi di conoscenza accessibili a cittadini e turisti.
Due giorni di festa e partecipazione
La riapertura è stata accompagnata da visite guidate, momenti musicali e attività pensate per famiglie e bambini, trasformando il Parco in un palcoscenico naturale di socialità. L’entusiasmo e la partecipazione della cittadinanza hanno dimostrato quanto fosse sentita l’attesa di questo ritorno, non solo come recupero di uno spazio verde, ma come riconquista di un’identità collettiva.
Un bene comune da custodire insieme
La riapertura del Parco Arciducale non segna dunque solo la fine di un periodo di chiusura, ma l’inizio di una nuova fase: un patto di cura tra istituzioni e comunità, con l’obiettivo di preservare e valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti.
Come ha ricordato la sindaca Fiorio, si tratta di un luogo da vivere ma anche da proteggere, “un’opera d’arte” che lega la storia di Arco al suo futuro, offrendo a cittadini e visitatori uno spazio di bellezza e di pace.

(n.f.)