La retribuzione del Sindaco di Arco

Nei giorni scorsi il presidente della giunta provinciale di Trento, Ugo Rossi, ha risposto all’interrogazione del consigliere Filippo Degasperi, del M5s, che lo scorso 27 febbraio chiedeva quale fosse l’inquadramento del sindaco di Arco, Alessandro Betta, presso l’Enaip, la retribuzione annua dalla data dell’insediamento da sindaco, il dettaglio dei rimborsi riconosciuti dal Comune alla scuola (come conseguenza del mandato di sindaco) ma anche il dettaglio di quanto invece sarebbe costato alla stessa amministrazione rimborsare l’istituto nel caso che il sindaco Betta avesse chiesto aspettativa. «Betta, in quanto dipendente Enaip, è inquadrato nella categoria stipendiale degli insegnanti laureati, posizione iniziale del contratto collettivo provinciale di lavoro degli operatori della formazione professionale gestita da enti e associazioni in convenzione (ora contratto di servizio) con la provincia, il trattamento economico equivalente a quello del personale provinciale – ha dichiarato il presidente – nel 2014 il Comune ha trasferito all’Enaip 7.600 euro, 16.899 nel 2015, 16.950 nel 2016 e 17.050 nel 2017, per un totale di spese sostenute per i permessi orari del sindaco pari a 59.500 euro in tre anni e mezzo”. Nella risposta Rossi precisa anche che «il sindaco Betta nel periodo estivo non chiede permessi orari e che rinuncia volontariamente a parte dell’indennità di sindaco per un totale (nel periodo ottobre 2014-dicembre 2017) di 37.908 euro lordi». Gli uffici provinciali hanno elaborato una tabellina inviata al consigliere Degasperi nella quale si evince che in totale l’aspettativa sarebbe costata alle casse comunali 140.691 mila euro (29 mila nel 2014, 36 mila nel 2015, 37 mila nel 2016 e 38 mila nel 2017).