La Federazione Pro loco si adegua al “Terzo settore”
Le 182 Pro Loco socie della Federazione trentina omonima sono state convocate questa mattina in assemblea per esprimersi sulla modifica dello Statuto dell’Associazione: una necessità dettata dalla riforma del terzo settore, che chiede a tutti gli enti no profit che vogliano iscriversi al Registro unico nazionale (Runts) di adeguare le proprie forme statutarie.
Votazione che ha dato esito positivo: lo Statuto della Federazione verrà quindi uniformato allo Statuto previsto dall’UNPLI, soggetto capofila del movimento delle Pro Loco in Italia, di cui la Federazione fa parte fin dalla sua fondazione quale comitato regionale del Trentino Alto Adige.
Nel concreto, le modifiche che verranno apportate riguardano principalmente gli adempimenti richiesti dalla riforma, modifiche sostanziali per poter mantenere il proprio status di ente del terzo settore, mentre per quanto riguarda l’attività e le linee politiche adottate dalla struttura non vi saranno cambiamenti.
Molti i vantaggi della modifica per le Pro Loco trentine, che permetterà alla Federazione e alle Pro Loco trentine di entrare a far parte a tutti gli effetti della rete delle Pro Loco d’Italia, una delle più grandi reti nazionali riconosciute dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, e di conseguenza di poter usufruire di tutti i benefici e le opportunità previste dalla riforma.
Un plauso per l’esito della votazione arriva dal presidente UNPLI Antonino La Spina, da poco rieletto a capo del movimento, collegato in assemblea, che commenta: “Con l’adeguamento anche del Trentino allo Statuto nazionale, la rete nazionale delle Pro Loco sarà coesa da nord a sud: un passo importante, che rafforza tutto il nostro movimento”.
Si guarda già al prossimo anno, visto che il maggiore evento del calendario Pro Loco del 2021 avrà come protagonista proprio il Trentino: “Festeggeremo qui il prossimo anno – ha proseguito il Presidente – il 140° anno di fondazione della prima Pro Loco d’Italia, nata proprio in Trentino, a Pieve Tesino nel 1881. Sarà una grande festa che vedrà il Trentino diventare il palcoscenico per tutto il movimento nazionale, ma anche un momento per ragionare sul senso e sul futuro delle Pro Loco, guardando avanti partendo proprio dalle nostre origini, che qui affondano le loro radici”.