Incuria del verde ad Arco, Cristofari: “Dov’è finita la Città giardino?”

 

Umberto Cristofari è un attento osservatore del territorio di Arco, una deformazione professionale dovuta alla sua ultra decennale esperienza come giardiniere comunale, e non manca di segnalare brutture e incurie della città in cui abita.
“Un tempo Arco veniva presentata e promossa come Città Giardino – scrive l’ex giardiniere facente parte del movimento politico Onda – All’epoca gli addetti alle giardinerie comunali prestavano una cura attenta e professionale alle aiuole e alle bordure fiorite, alla rasatura dei tappeti erbosi, alla potatura e alla manutenzione delle piante. Da qualche anno, invece, questa attività viene gestita in modo prevalente da ditte e cooperative esterne con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti. La malattia che sta provocando la strage delle palme non è stata affrontata per tempo e contrastata in modo da evitare il suo diffondersi incontrollato e, ad oggi, non è stato completato il lavoro di abbattimento di tutte le piante infette di competenza comunale.
Nel Parco delle Braile fino a qualche giorno fa cresceva, anche in prossimità del bar, erba molto alta e ben poco invitante ad essere attraversata”.
Per Cristofari anche via delle Grazie presenta un aspetto desolante: “Sul lato ovest, al di là del guardrail, folti rovi hanno ricoperto e soffocato gli oleandri e molte delle piante all’epoca messe a dimora sono morte con triste spettacolo di tronchi e rami stecchiti. Sull’altro lato della strada il marciapiede è invaso da erbacce. Rimostranze per questo stato di degrado della via sono state fatte da cittadini e dal Comitato di partecipazione del Romarzollo, purtroppo finora senza risultato”.

“Gli olivi presenti negli spazi comunali adibiti a giardino – scrive ancora Cristofari – risultano da alcuni anni trascurati e molti sono privi di trappole anti-mosca olearia. I vialetti dei giardini storici soffrono della mancata manutenzione con bordure metalliche schiacciate diventate pericolose”.
Una preoccupazione giunge anche sui lavori di asfaltatura in corso sul retro del Casinò municipale “Gli scavi possono andare recidere le radici di piante secolari, quando invece questo storico patrimonio arboreo dovrebbe essere oggetto della massima attenzione, almeno raddoppiando lo spazio vitale dell’apparato radicale”. Dello stesso tono anche le segnalazioni di incuria riguardanti viale Santoni e il Cimitero di Romarzollo.
“Da questi esempi – conclude la nota di Cristofari del gruppo Onda – si deduce la mancanza di un’adeguata supervisione e formazione delle squadre che hanno il compito della gestione del verde urbano. Si avvertono le conseguenze negative di avere limitato le risorse economiche pubbliche da destinare al verde urbano. Da tempo si chiede all’amministrazione comunale di approvare un regolamento del verde urbano che, ricordiamo, costituisce atto obbligatorio per una civica amministrazione. Anche questa inadempienza testimonia la scarsa attenzione prestata alla cura del verde”.