Incendio sul Brione a Capodanno a causa di fuochi d’artificio “casalinghi”

Redazione01/01/20252min
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A quanto pare il divieto per i cittadini di far esplodere fuochi d’artificio in tutto il Trentino è stato disatteso. Infatti allo scoccare della mezzanotte il cielo dell’Alto Garda ha iniziato a brillare in diverse località con fuochi d’artificio anche di notevole effetto. A farne le spese il bosco del Monte Brione dove, probabilmente a causa del mancato controllo, poco dopo la mezzanotte il materiale esplodente ha dato inizio ad un incendio. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco volontari di Riva del Garda, arrivati sul posto con dieci mezzi, tra i quali fotoelettriche per illuminare la zona, autopiattaforma e autopompa, ed il supporto del colleghi di Arco.
L’utilizzo di fuochi d’artificio all’interno di un biotopo, unito a vento e terreno secco, hanno fatto propagare l’incendio su più fronti interessando un’are di circa 100 metri.
Circa venti gli uomini impegnati a domare le fiamme sulla Statale 240 tra porto Sani Nicolò e il Linfano, rimasta chiusa per consentire l’opera di spegnimento e il pericolo di caduta massi. Sul posto il Servizio Gestione Strade della Provincia e la Polizia locale dell’Alto Garda che si sono occupati di deviare il traffico. Sono stati utilizzati circa 45 mila litri di acqua. L’intervento è durato tutta la notte e alle prime luci dell’alba del primo gennaio l’elicottero dei Vigili del Fuoco ha effettuato una serie di rotazioni gettando sul bosco altri 20 mila litri d’acqua, pescata dal lago, per la bonifica finale. La Statale è stata quindi riaperta.
I Vigili del Fuoco di Riva del Garda raccomandano comportamenti più responsabili, per evitare di mettere in campo risorse importanti per spegnere incendi che potrebbero essere evitati. Le Forze dell’Ordine stanno invece indagando per trovare i responsabili della bravata.