Incendio, persona sul traliccio e auto nel fosso: esercitazione dei Vigili del Fuoco
Si è svolta l’altro giorno la manovra distrettuale dei Vigili del Fuoco volontari dell’Alto Garda e Ledro, con la partecipazione di tutti gli 11 Corpi.
Inizio alle 7 e 30 presso la caserma di Riva del Garda per dividersi poi sui vari scenari predisposti: la caserma di Riva del Garda, il centro della Protezione Civile a Marco di Rovereto e a Molina di Ledro.
Nei diversi luoghi sono state affrontate le diverse operatività che si potrebbero affrontare nei diversi servizi.
A Molina di Ledro è stato simulato un incendio all’interno di una stanza. Il fuoco è stato appiccato in una casa in demolizione e i partecipanti hanno potuto toccare con mano il calore sprigionato dalla combustione e l’impossibilità di visione a causa dei fumo. Al termine di questa prova si è proceduto con le classiche operazioni di spegnimento e di evacuazione dei fumi.
Diversi gli scenari affrontati al Centro della Protezione civile. Grazie alle infrastrutture presenti è stato simulato il recupero di una persona incosciente appesa ad un traliccio ed una autovettura ribaltata in un fosso dal quale si doveva estrarre il guidatore utilizzando anche le pinze idrauliche.
Per finire, presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda sono stati simulati tre scenari: uno ha rappresentato il recupero di un operaio incosciente in una fossa che è stata segnalata come invasa da fumi non respirabili, si è passati poi alla tubazione del gas con una perdita che ha sviluppato un incendio, per terminare poi con il “percorso fumi” ovvero una stanza satura di fumo dove ci si deve muovere in una gabbia dotata di separazioni e botole.
Tutte queste manovre sono state ideate, spiegate e seguite dagli istruttori presenti nei vari corpi del distretto Marco Menegatti e dal neo vice ispettore Stefano Frizzi. Si è trattato anche del momento per lo scambio di opinioni e di metodologie operative, oltre che per conoscersi meglio e vedere operative le attrezzature presenti sul territorio in quanto capita molte volte che più corpi collaborino sullo stesso intervento.
In queste manovra è stato fatto largo uso di autoprotettori, ovvero le maschere collegate ad una bombola di aria respirabile (non ossigeno) e di pesanti abbigliamenti anticendio e di protezione, con un carico aggiuntivo che il Vigile deve sopportare di circa 30 chili.