Impianti a fune e piste da sci: un Disegno di Legge per modernizzare il settore

Redazione22/02/20252min
Pista-sci_ neve inverno montagna



 

La Giunta provinciale ha adottato il Disegno di Legge che disciplina gli impianti a fune e le piste da sci, un provvedimento che segna un importante passo avanti per il settore turistico e sportivo del Trentino. Questa nuova normativa, che sostituisce la legge 7 del 21 aprile 1987, mira a modernizzare e semplificare il quadro normativo, garantendo al contempo standard di sicurezza e qualità dell’offerta turistica.
Si tratta di un Testo tecnico che aggiorna la disciplina provinciale in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. Allo stesso tempo, la proposta di legge salvaguarda alcuni aspetti fondamentali per l’economia turistica e il mondo sportivo trentino, come la classificazione delle piste e l’approvvigionamento dei rifugi con le motoslitte.

Una delle principali novità introdotte è il passaggio dalla concessione di servizio pubblico al sistema dell’autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fune e piste da sci, un adeguamento che recepisce la recente sentenza della Corte Costituzionale.

Il disegno di legge mantiene la classificazione europea delle piste, preservando le piste blu tanto apprezzate dai principianti e dalle famiglie e consente l’utilizzo delle motoslitte per l’approvvigionamento dei rifugi. Inoltre sono previste anche disposizioni specifiche per favorire la pratica dello scialpinismo in determinate aree e fasce orarie, bilanciando le esigenze di sicurezza con la popolarità di questa disciplina.

Il testo adottato sarà ora assegnato alla Commissione consiliare competente per la discussione. “Siamo aperti a miglioramenti che potranno emergere dalle audizioni e dal confronto con i Consiglieri” precisa l’Assessore Roberto Failoni il quale, in merito al parere contrario espresso dal Consiglio delle Autonomie locali, aggiunge: “Nel successivo incontro di mercoledì scorso abbiamo trovato un terreno comune per proseguire il lavoro in modo condiviso. Verranno individuate modalità per dare risposte alle istanze presentate dai Comuni, in particolar modo durante la discussione del disegno di legge in Commissione”.