Immersione nel Garda, solidarietà contro la violenza alle donne
Le condizioni meteorologiche non propriamente favorevoli e la pandemia non hanno fermato l’ormai tradizionale immersione nel Garda a supporto della campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”, che ha portato negli anni migliaia di subacquei a contatto con il tema della violenza domestica, grazie al sostegno dei centri subacquei aderenti all’iniziativa. Domenica 28 novembre Porto S. Nicolò a Riva si è tinto di rosa e di rosso: trentacinque subacquei, con un’importante componente femminile, hanno aderito all’iniziativa “Un posto Occupato sul Gommone Rosa”, organizzata da “Scuba Litrox Sub Club Trento” a supporto della campagna di sensibilizzazione nata per “riempire vuoti di memoria”, per ricordare le donne che non ci sono più. Un’immersione di gruppo in segno di vicinanza alle donne vittime di soprusi, e a tutte quelle che prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla loro vita, occupavano un posto nella società, a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, e in acqua. In concomitanza con l’immersione, e grazie alla generosità dei presenti, sono stati raccolti anche 380 Euro che verranno devoluti ad una casa protetta. “Abbiamo fatto quattro piccole installazioni con sedie rosse, dei posti occupati, due dei quali riportavano racconti di donne che non ci sono più – ha commentato Marcello Pierotto di Scuba Litrox Sub Club Trento – ognuno di noi ha il dovere morale di mantenere alti i livelli di attenzione, se vogliamo che le cose cambino dobbiamo innanzitutto imparare a parlare di questi temi apertamente, in qualsiasi circostanza”.