Il Piano rifiuti del Trentino presentato agli imprenditori

Redazione22/03/20224min
RifiutiCpiii piano provincia


Il quinto aggiornamento del Piano provinciale per i rifiuti è stato illustrato ai rappresentati del Coordinamento provinciale imprenditori. Introdotto dal vicepresidente della Provincia e assessore all’ambiente Mario Tonina, il documento è stato illustrato poi da Enrico Menapace, direttore di Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente), Gabriele Rampanelli, responsabile del Settore autorizzazioni e controlli di Appa e Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento territorio, trasporti, ambiente e energia.
Entro il 23 marzo sarà possibile presentare osservazioni al Piano, che a breve dovrebbe essere approvato in via definitiva.
Entro fine anno poi, la Giunta provinciale dovrà prendere una decisione, dopo aver ascoltato le istanze dei territori, dei cittadini e delle imprese. L’ascolto si sta declinando in una serie di incontri organizzati dall’assessorato all’ambiente in tutto il Trentino compreso quello odierno con i rappresentanti delle associazioni di categoria aderenti al Coordinamento provinciale imprenditori.
“La situazione attuale è diversa da quella di qualche anno fa, perché le discariche stanno completando il loro ciclo, e occorre quindi prendere una decisione – ha sottolineato il vicepresidente Tonina – L’ipotesi sul tavolo, come è noto, è quella di un impianto di trattamento dei rifiuti con recupero energetico da realizzare nei prossimi anni e farlo, o in Trentino – se si troverà una condivisione – o attraverso il conferimento ad impianti fuori regione, ma con costi maggiori. Io ritengo che, per un motivo etico, la nostra provincia dovrebbe avere la responsabilità di gestire al proprio interno la questione dei rifiuti”. Anche perché esportare rifiuti, ha chiarito il direttore Menapace, espone a incertezze, visto che eventi critici e inaspettati potrebbero chiudere sbocchi verso l’esterno che prima erano dati per certi.
Il dimensionamento dell’impianto dovrebbe essere tale da poter ricevere tutti i rifiuti trentini, con una capacità di gestione di 60 mila tonnellate massime, mentre si sta ragionando anche sul fronte della tecnologia da applicare. Prima di decidere, ci saranno una serie di valutazioni tecniche, accanto a una verifica degli aspetti economici relativi, tra l’altro, ai costi di realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento con recupero energetico.
Due le ipotesi in campo proposte da FBK e Università, la prima per un termovalorizzatore e la seconda per un impianto senza combustione con gassificazione dei rifiuti e recupero di materie prime. La Giunta provinciale sulla base degli elementi raccolti nel Piano, degli ulteriori approfondimenti tecnici ed economici in corso nonché dei contributi provenienti dalla fase partecipativa, entro l’anno deciderà le strategie a lungo termine nella gestione della frazione indifferenziata dei rifiuti.
Per il Cpi erano presenti, tra gli altri, il presidente Marco Segatta (Artigiani), Marco Fontanari (Confcommercio), Roberto Busato (Confindustria), Laura Licati (Asat), Germano Preghenella (Federazione trentina della Cooperazione), Aldi Cekrezi (Confesercenti).
Da parte del Coordinamento provinciale imprenditori è arrivato l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Provincia attraverso il piano rifiuti, ed è stata sottolineata l’importanza di arrivare ad una chiusura del ciclo rifiuti dentro il territorio provinciale, anche attraverso decisioni meditate, ma rapide, sulle migliori tecnologie di impianto, che possono essere una opportunità energetica per il Trentino.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche