Il paesaggio castanicolo di Arco tra tutela e rilancio turistico: la visione dell’assessora Parisi

Proteggere il patrimonio naturale delle nostre montagne è una sfida importante e urgente per la nuova giunta di Arco guidata dalla sindaca Arianna Fiorio. Tra le deleghe assegnate alla giovane assessora all’ambiente, foreste, decoro urbano e verde pubblico, Chiara Parisi ha scelto di porre al centro dell’attenzione il recupero del paesaggio castanicolo, un tesoro paesaggistico e culturale che rischia di scomparire.
«Questo paesaggio è molto più di un insieme di alberi – spiega Parisi – è custode di una memoria profonda, racconta il lavoro di chi ci ha preceduti e testimonia un rapporto con la natura fondato sul dare per ricevere». I castagneti, infatti, sono stati per secoli fonte di sostentamento e di economia per molte comunità, e rappresentano un legame diretto con la storia e l’identità del territorio.
Il problema attuale è il progressivo abbandono che ha lasciato il bosco avanzare, minacciando gli ultimi grandi esemplari di castagno, e cancellando così quei prati da sfalciare e le radure ricche di biodiversità. «Questi spazi aperti – sottolinea l’assessora – sono veri e propri scrigni di biodiversità: ospitano piante rare e offrono nutrimento alla fauna locale. Nei prati fioriti, di notte, si possono ammirare migliaia di lucciole, un fenomeno magico che non si osserva nei boschi fitti».
Il recupero del paesaggio castanicolo significa restituire a tutta la comunità un’identità, una cultura e una professionalità legate alla gestione sostenibile del territorio. Ma è anche un’opportunità per coniugare tutela ambientale, bellezza paesaggistica e turismo di qualità, elementi che possono dare nuova linfa all’economia locale.
«C’è molto da fare – conclude Chiara Parisi – ma abbiamo tutte le carte in regola per iniziare questo percorso. Insieme». Un invito alla partecipazione collettiva che si fa promessa di un futuro in cui natura e comunità dialogano e crescono fianco a fianco.