Il mistero dell’ochetta scomparsa dalla fontanella dei giardini di Arco

Nicola Filippi21/07/20243min
FONTANELLA OCHETTA RUBATA GIARDINI ARCO (3)
FONTANELLA OCHETTA RUBATA GIARDINI ARCO (2)
FONTANELLA OCHETTA RUBATA GIARDINI ARCO (1)



 

C’è chi ipotizza un furto a scopo di riscatto, chi invece pensa sia stato su commissione, altri invece parlano di semplice ragazzata. Qualcuno, ancora, ricorda l’ultimo furto del luglio 2012 da parte di un gruppo di tifosi del Bayern che era ad Arco per il ritiro estivo della loro squadra del cuore.
Insomma, ai giardini centrali di Arco siamo di fronte a un mistero. Il classico giallo estivo da sciropparsi sotto l’ombrellone in spiaggia, pane per un moderno Sherlok Holmes o per un giovane tenente Colombo. Da quasi un mese la fontanella in marmo a due passi dal Chiosco di Gianni e Mery è orfana della sua ochetta in bronzo, dal cui becco zampillava freschissima “acqua del sindaco”, per abbeverare viandanti e temerari volatili. In pochi, per la verità, se ne sono accorti, nonostante queste giornate afose. Chi invece ha notato l’assenza dell’ochetta in bronzo ha pensato a un semplice intervento di manutenzione. Smentito però dallo stesso vicesindaco di Arco, Roberto Zampiccoli, interpellato sul caso da “La Busa”: “Ho sentito il capo cantiere, che mi riferisce di non aver notato la mancanza, faremo verifiche con i giardinieri”.
Analizzando la fontanella con la lente d’ingrandimento del kit da bravo investigatore, pare che il tubo in ferro dell’acqua sia stato tagliato in maniera grossolana, stessa sorte anche alla vite arrugginita che teneva salda l’ochetta alla base in pietra.
Siamo di fronte ad un nuovo episodio di vandalismo? O è stato un furto su commissione? Oppure è stata l’orsetta assetata? Insomma, le ipotesi, anche le più strampalate, si rincorrono nella calura estiva. Allo scrivente però torna in mente l’episodio avvenuto a Rovereto, nel 2013, in piazza delle Oche. Alla statua del Nettuno venne rubato il tridente, una vera opera d’arte. Dopo mesi di appelli dell’amministrazione comunale, fu ritrovato dopo mesi in una vasca di scolo, in zona Valbusa, sporco e rovinato. Solo che il forcone del Dio Nettuno, forgiato con grande perizia e bravura dal fabbro di Pannone, Luigino Armani, era tutelato dalla Soprintendenza. La nostra ochetta invece è una semplice figura in metallo, di scarso valore storico e artistico. Ma la sua assenza crea infinita tristezza e arsura al viandante come al piccolo passerotto, che nonostante il vuoto spinge il becco dentro il tubo di ferro. Volando via, più assetato che mai.
Chi invece avesse notizie della sorte dell’ochetta dei Giardini centrali di Arco può inviare una email a info@labusa.info

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche