Il Miglior Olio DOP d’Italia è del frantoio “Madonna delle Vittorie” di Arco

Il Garda Trentino si conferma al top della produzione di olio extravergine di oliva. Dopo la straordinaria affermazione del Frantoio di Riva del Garda, che a conquistato il primo posto all’Expoliva 2025 di Jaén con l’etichetta biologica “46º Parallelo” nella categoria “Intense Green Fruity Ecological Limited Production”, arriva un altro prestigioso riconoscimento. La Guida 2025 “Oli d’Italia” del Gambero Rosso ha premiato come miglior olio DOP nazionale l’extravergine Garda Trentino Casaliva, prodotto dall’azienda agricola Madonna delle Vittorie di Arco. Parallelamente, il riconoscimento di miglior olio IGP è andato al Toscano del Frantoio Dievole di Gaiole in Chianti, Siena.
La classifica, che celebra le eccellenze dell’olio extravergine italiano, è stata elaborata in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena e presentata al Salone dell’olio di Verona. Dopo 28 edizioni condivise con Vinitaly, la manifestazione si è affermata come evento indipendente, ampliando gli spazi espositivi per valorizzare ulteriormente il settore olivicolo, un pilastro del made in Italy. L’edizione 2025 della guida ha recensito 437 aziende, in crescita rispetto alle 389 dell’anno precedente, degustando un totale di 828 oli. Il prestigioso riconoscimento delle “Tre Foglie”, assegnato agli oli di eccellenza, è stato conferito a 183 etichette, mentre i Premi Speciali hanno raggiunto quota 17.
Al Salone dell’olio di Verona sono stati resi noti anche i dati economici relativi al settore olivicolo italiano, evidenziando una crescita significativa dell’export. Nel 2024, l’olio extravergine italiano è stato esportato in 160 Paesi, con il 65% del valore delle vendite all’estero concentrato in cinque nazioni: Stati Uniti (32%), Germania (15,5%), Francia (7,9%), Canada (4,7%) e Giappone (5,3%). Notevoli progressi si sono registrati anche in Corea del Sud, Australia e Messico.
Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia-Ice, ha sottolineato l’importanza strategica dell’olio d’oliva per l’industria agroalimentare italiana, evidenziando un trend di crescita eccezionale: nel 2024 le esportazioni hanno raggiunto i 3 miliardi di euro, segnando un aumento del 45% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, resta l’incognita legata ai dazi minacciati dall’amministrazione Trump, che potrebbero colpire non solo l’olio italiano ma l’intera filiera olivicola europea. Tali misure rischierebbero di favorire competitor emergenti come Tunisia e Turchia, Paesi che stanno guadagnando quote di mercato. Attualmente, la Spagna guida la classifica mondiale della produzione con 1,3 milioni di tonnellate, seguita da Turchia (450 mila), Tunisia (350 mila), Grecia (250 mila) e Italia (200 mila), che si conferma però leader nel consumo e nell’imbottigliamento.
Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha ribadito la necessità di riconoscere il giusto valore all’olio extravergine italiano, sottolineando che la qualità deve essere remunerata adeguatamente. Ha inoltre evidenziato l’importanza di garantire condizioni eque per produttori e lavoratori, nel rispetto dell’ambiente e degli investimenti richiesti dal settore.
Sono state inoltre attribuite 43 “Stelle” alle aziende che, per dieci anni consecutivi, hanno ottenuto le “Tre Foglie”. L’”Azienda dell’Anno” è risultata Marfuga (Umbria), il “Frantoio dell’Anno” è andato a Donato Conserva (Puglia) e “Olivicoltore dell’Anno” è stato proclamato Masoni Becciu (Sardegna). Tra i premi speciali, il “Consorzio dell’Anno” è stato assegnato al Consorzio Produttori Olio Extravergine di Oliva del Friuli-Venezia Giulia, mentre il riconoscimento di “Cooperativa dell’Anno” è stato conferito alla Cooperativa Agricola Brisighellese di Ravenna, Emilia-Romagna. Ulteriori premi sono stati assegnati alle eccellenze italiane.