Il libro di Paolo Morando su Eugenio Cefis: “Su di lui solo leggende metropolitane”

Redazione05/09/20213min
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Si è giunti ormai agli sgoccioli degli incontri culturali “Trentino d’Autore”, organizzati dalla Provincia Autonoma di Trento nelle maggiori sedi turistiche del territorio.
Nella Sala congressi delle Terme di Comano è stato presentato il libro di Paolo Morando (ex capo servizio del giornale Trentino, purtroppo chiuso in gennaio) dal titolo “Eugenio Cefis, una storia italiana di potere e misteri”. Ad interloquire con Morando la giornalista Fausta Slanzi, che, introducendo l’interessante chiacchierata, ha cercato d’inquadrare il genere letterario della fatica editoriale di Morando, sviluppato fra il rigore storico del saggio e l’intreccio dei colpi di scena del giallo, il tutto condito dalla sapiente mano del giornalista.
Cefis è stato indubbiamente un potente personaggio della politica economico-finanziaria italiana dai primi anni ’60 del ‘900 fino all’inizio degli anni ’90. Dopo l’esperienza di Partigiano nella Val d’Ossola, è riuscito a raggiungere l’apice dei più importanti gruppi economici di quel tempo: da stretto collaboratore di Mattei all’ENI, sostituendolo poi alla presidenza dello stesso Gruppo dopo l’attentato che ne causò la morte, per finire infine alla presidenza del colosso industriale della Montedison. “Intorno a questa figura – ha puntualizzato l’autore – si sono costruite attraverso i mass media una serie di leggende metropolitane, create quasi ad arte attraverso i giochi della politica e l’eco dell’editoria al soldo dei gruppi economici, che hanno visto coinvolti perfino i fratelli Agnelli della FIAT”.
L’obiettivo di Morando è stato quello di approfondire questi aspetti attraverso l’analisi di pubblicazioni, interviste e atti giudiziari per appurarne la veridicità e scoprendo, invece, che dietro a questo personaggio, indubbiamente molto discusso, emerge quel mondo di intrighi, raggiri e vendette che gli hanno attribuito a livello mediatico (e non giudiziario) la sua partecipazione agli eventi più controversi di quella torbida fase della politica italiana. Dall’attentato a Mattei, al supposto “golpe militare con Fanfani”, alla fondazione della P-2, al coinvolgimento nell’assassinio di Pier Paolo Pasolini. Insomma tutta una serie di “bufale”, secondo Morando, quanto meno di dubbia credibilità e sulla cui fondatezza sarebbe opportuno riflettere; questo è il messaggio dell’autore per chi affronta la lettura del testo.
MARIANO BOSETTI

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