Il Consiglio tra i Liceali del “Maffei” di Riva, protagonista l’Autonomia

È stato chiamato #Come, per dire che il Consiglio provinciale non aspetta solo le visite delle scuole nei palazzi dell’Autonomia trentina, ma esce anche “di casa” e va direttamente negli istituti, per incontrare affollate aule magne e raccontare “live” cos’è che caratterizza la nostra Provincia rispetto alle altre realtà regionali d’Italia.
Lunedì 14 aprile è stata la volta del liceo “Andrea Maffei” di Riva del Garda, dove il dirigente Paolo Andrea Buzzelli ha accolto i vertici del Consiglio provinciale e lo staff di Conosciamo Autonomia, il progetto che per l’appunto fa didattica e divulgazione incontrando qualcosa come 10 mila studenti ogni anno.
Per entrare in contatto con i liceali della generazione Z il Consiglio, nell’auditorium nuovo di zecca dell’istituto rivano, ha fatto ricorso anche a Mia, una graziosa avatar dell’intelligenza artificiale che ha dato suggerimenti e suggestioni all’incontro.
Il segretario generale del Consiglio provinciale, Giuseppe Sartori ha spiegato ai ragazzi, partendo dallo storico Patto Degasperi-Gruber, cosa significa in concreto essere autonomi sul piano politico, finanziario, legislativo e amministrativo, e reso bene l’idea del valore inestimabile di poter contare su una distanza fisica ridotta tra chi governa e il cittadino. Come dire: un conto è rivolgersi a Roma, altro è fare riferimento a Trento. Un conto è votare a Trento (per incidere su una comunità di mezzo milione di abitanti), altro è votare per il Parlamento (contando per 1 su 60 milioni di elettor). Altro concetto: l’ampiezza davvero straordinaria del ventaglio di competenze di cui è titolare la Provincia Autonoma di Trento.
Il primo messaggio di autorità politica l’ha dato il presidente Claudio Soini. Ha spiegato cosa fa il cosiddetto “potere legislativo”, ha spiegato la distinzione tra il livello provinciale e quello regionale, ha evidenziato la cooperazione come altra preziosa caratteristica del sistema Trentino, ha poi raccontato in presa diretta la sua esperienza di sindaco, poi di presidente dell’assemblea legislativa.
Bravi i ragazzi del Maffei, che hanno sciorinato dati e trend su cui ragionare. Sui difficili rapporti intergenerazionali nel nostro Paese.
Altro tema posto dai liceali della quinta linguistico, coordinati dai professori Laura Benzi e Paolo Fedrigotti: la vocazione internazionale del Trentino, su cui si è poi intrattenuto il presidente Soini, menzionando la bassa disoccupazione e l’alta qualità della vita nel nostro territorio, il problema della bassa professionalità media dei lavoratori immigrati, il tema della tensione abitativa, le potenzialità della dimensione Euregio.
A porre le domande Anna Coletti, Matilde Prandi, Ludovica Della Corte e Valentina Mazzoldi. Si sono occupate della materia dei trasporti e hanno perorato la causa di un servizio pubblico più ramificato e capillare.
Ancora: il grave dato attuale sulla salute mentale, sulle dipendenze, su derive come il bullismo. Interessante l’annotazione che questi fenomeni sembrano contraddire la fotografia di un Trentino felice.