Il Consiglio comunale di Arco per la pace

In attuazione della proposta del Coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali della Provincia autonoma di Trento «Consigli per la pace», voluta per ricordare il 100° anniversario dell’armistizio di Compiègne (località dove l’11 novembre 1918 l’impero tedesco e le potenze alleate sottoscrissero l’atto formale della fine dei combattimenti), si è tenuto sabato 10 novembre al parco della Pace in via Donatori del Sangue un «Momento di riflessione e di elaborazione dei temi legati alla pace e alla convivenza civile nel centenario dalla conclusione della Grande guerra che tanto ha scosso le sorti del popolo Trentino».
Dopo l’inizio con la musica di Franco Formasari e Davide Sesta, l’intervento del presidente del Consiglio comunale Flavio Tamburini: «Questo momento di elaborazione sul tema della pace -ha detto- muove dalla volontà di portare l’attenzione sulla voglia di pace che oggi come ieri pervade i cuori delle persone comuni, e sulla necessità di gestire i conflitti, in un momento storico in cui ogni diversità sfocia velocemente nel contrasto e nella contrapposizione. Siamo di fronte alla necessità di recuperare e rielaborare il tema della pace declinandolo in forme concrete, realizzabili, implementabili nei processi educativi».
A seguire hanno preso la parola il sindaco Alessandro Betta e lo storico Romano Turrini, quest’ultimo per un inquadramento storico dal titolo «Memorie di famiglia: la guerra vissuta dai cittadini, la memoria dei profughi, la voglia di pace della gente comune, il ruolo delle donne», nel quale ha parlato anche della propria famiglia, del nonno richiamato nei Kaiserjäger, mandato in Galizia, fatto prigioniero dai russi e spedito in Siberia, e della nonna costretta nel maggio del 1915 a chiudere casa, e partire con quattro figli alla volta della Moravia.
La celebrazione si è conclusa con l’intervento dell’assessore alla cultura Stefano Miori su «Il Comune di Arco e l’impegno per la pace», prima di un momento di silenzio.