Il benvenuto ai neo-maggiorenni di Riva del Garda

I ragazzi residenti a Riva del Garda nati nel 1999, quelli cioè che nel corso del 2017 hanno raggiunto o stanno per raggiungere la maggiore età, sono 173, 76 femmine e 97 maschi. Di loro, 48 hanno risposto all’invito dell’Amministrazione comunale e hanno preso parte, nella serata di venerdì 15 dicembre, all’ormai classica cerimonia di accoglienza in municipio e idealmente nella «civitas». Ad accoglierli c’erano il sindaco Adalberto Mosaner e l’assessora alle politiche sociali, familiari e per i giovani Lucia Gatti, ospite Paolo Domenico Malvinni, promotore culturale e scrittore.
Il benvenuto ai ragazzi l’ha dato il sindaco Mosaner, che ha parlato del passaggio alla maggiore età come di un momento di grande significato, in particolare in tema di partecipazione alla vita collettiva, che èduca al rispetto delle diversità e insegna come davvero rappresentino un valore. Partendo dalla sua esperienza di amministratore, ha messo in luce come opportuna e feconda la capacità di mettersi sempre in discussione e di saper ammettere gli errori, e più in generale la gratificazione derivante dal lavorare con impegno, dedizione e onestà. Ha poi parlato delle difficoltà legate alle trasformazioni economiche in atto, raccontando alcune prerogative della Provincia autonoma di Trento e le specificità di Riva del Garda, che dipingono un quadro sostanzialmente positivo. D’altronde il sindaco ha invitato i ragazzi a prendere in considerazione l’eventualità di esperienze fuori del Trentino e all’estero, sia di studio sia di lavoro, per aprire gli orizzonti e allenarsi a una mentalità aperta, anche per poi tornare, rafforzati e più consapevoli, in patria e nella propria città. Oltre agli auguri di buone feste, il sindaco ha rivolto ai ragazzi l’augurio di scelte future ponderate che prefigurino carriere lavorative secondo le migliori attese, ringraziando infine tutti i presenti per aver dedicato un po’ del proprio tempo all’iniziativa del benvenuto in municipio.
L’assessora Gatti ha spiegato il senso del nuovo contenitore «Capanne d’aria», di cui fa parte anche la festa dei diciottenni, che si ispira a una specificità di Riva del Garda: le piccole strutture di legno realizzate all’inizio del Novecento in riva al lago dal sanatorio Von Hartungen per sfruttare il vento del Garda come fonte di benessere. L’Amministrazione comunale con questo progetto vuole proporsi, al pari di una capanna d’aria, come luogo che da una parte protegge, dall’altra lascia passare l’aria, metafora dello scambio e del confronto, con l’obiettivo del benessere.
Quindi la parola a Malvinni e al suo intervento ispirato al celebre concetto di società liquida, teorizzato dal sociologo polacco Zygmunt Bauman, che ha toccato una serie di temi quali i principi e i valori fondanti una società, le nuove tecnologie e internet, la cultura e la conoscenza. Malvinni ha anche parlato degli «altri» ragazzi del ’99, quelli nati un secolo prima dei nuovi diciottenni rivani, che cento anni fa furono chiamati alle armi e dovettero affrontare la tragedia indicibile della prima guerra mondiale, alla quale seguì, ironia della sorte, un ventennio di dittatura.
I ragazzi hanno poi ricevuto in omaggio due ingressi per uno spettacolo a scelta della Stagione teatrale e di danza e, solo le ragazze, una copia del libro di Giulia Mirandola e Micol Colossali «Libere e sovrane. Le 21 donne che hanno fatto la Costituzione» (ed. Settenove, 2017). Quindi la firma dell’Albo d’Oro dei diciottenni, che ha ufficializzato la presenza all’iniziativa, e un rinfresco.
(Fonte Ufficio Stampa Comune)