I rubinetti di Bolognano e Gazzi non resteranno più “a secco”

Nicola Filippi19/12/20243min
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Bolognano e Gazzi  di Arco non resteranno più “a secco”. L’area tecnica dell’Ufficio Ambiente e Impianti a rete del Comune di Arco ha predisposto il progetto esecutivo per potenziare l’acquedotto della zona dell’Oltresarca, attraverso la costruzione di un “rilancio di linea sull’acquedotto di Bolognano nella zona di incrocio tra via Asilo e via Gazzoletti con la realizzazione di un sistema di pompaggio amovibile attraverso un by-pass alla rete di acquedotto dove, in caso di necessità, sia agganciata una pompa”. Per la realizzazione di tutti gli interventi l’amministrazione Betta ha messo a bilancio 70mila euro.
Il progetto è inserito nel Piano delle Opere pubbliche 2024/2026 allegato al Bilancio di Previsione 2024-2026 del Comune di Arco approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero n. 4 di data 26 febbraio 2024, nelle opere con finanziamento. Ed è un progetto che ricopre un’importanza strategica per l’abitato di Bolognano-Gazzi, in quanto la nuova stazione di pompaggio permetterà alle due frazioni arcensi di non “restare a secco” durante i periodi di siccità, sempre più frequenti (sob!) durante le stagioni estive.
“Può sembrare un progetto scontato, visto anche l’importo molto esiguo rispetto a progetti più importanti – premette l’assessore Nicola Cattoi – ma questa stazione di pompaggio nuova è importantissima nel caso dovessero esserci periodi siccitosi o di carenza idrica come era successo nel 2022. Questo progetto possiamo considerarlo un ‘salva-acquedotto’ per gli abitati di Bolognano e Gazzi”. Le sorgenti alle quali attingono Bolognano e Gazzi “sono molto superficiali – spiega ancora l’assessore Cattoi – il ché significa che se c’è un anno piovoso, medio, normale, non ci sono problemi, le sorgenti scorrono. Ma se c’è un anno, come avvenne nel 2022, caratterizzato da siccità, le sorgenti subiscono gli effetti della stagione e comincia a esserci carenza”. Nel 2022, l’amministrazione comunale e Ags (gestore dell’acquedotto comunale) decisero di utilizzare l’acqua dell’acquedotto del castello, che parte da Prabi e che viene inviata nei pozzi del Castello, per inviarla fino agli abitati di Bolognano-Gazzi. “Purtroppo, la pressione dentro le condotte non era sufficiente per spingersi oltre certe quote – illustra ancora l’assessore Cattoi – allora abbiamo studiato questo sistema di pompaggio, in linea. All’occorrenza, in situazioni di emergenza, possono essere attivate le pompe per spingere l’acqua a quote più alte per sopperire alle carenze”.
“Per quanto mi riguarda – conclude l’assessore Nicola Cattoi – si tratta di uno dei progetti più importanti che ho portato a casa in questi anni. Nonostante sia un progetto piccolino, avrà un impatto molto forte e fondamentale nel futuro per gli abitati di Bolognano e Gazzi”.