I giovani e la musica: “Una forma d’arte molto importante”

Stagista10/03/20213min
giovani musica

La musica, l’arte, la cultura, lo spettacolo, e l’economia in generale sono state colpite dalla pandemia globale dovuta al Covid-19. Tutti hanno cercato soluzioni per affrontare ‘emergenza sanitaria e le regole imposte dal Governo. Il settore artistico ha risentito fortemente della crisi: alcuni musicisti hanno pubblicato ugualmente i loro album come gli AC/DC con Power Up, gli Iron Maiden con il live Nights of the Dead e anche Bob Dylan che è tornato con Rough and Rowdy Roads. Ma l’ambito dello spettacolo resta comunque fortemente colpito, i concerti dal vivo non sono possibili, i teatri e i cinema sono chiusi. Bisogna adattarsi e gli artisti sono stati in grado di trovare una soluzione.
Una carenza che si sente anche da parte dei fruitori di queste forme di spettacolo.
Noi giovani siamo stati privati di queste occasioni di ritrovo e ci siamo dovuti affidare ai servizi di streaming per gli eventi musicali, ai social e alla televisione per cercare di colmare questo vuoto. Quest’anno un piccolo conforto ci è stato dato grazie allo svolgimento, seppur con molte limitazioni, del Festival di Sanremo. La musica è spesso il nostro un riparo dalla realtà, una lingua internazionale oppure per alcuni può anche essere fonte di ispirazione per sfociare la propria creatività. Nel 2019 l’IFPI, la Federazione che rappresenta l’industria discografica in tutto il globo, ha pubblicato un report che esamina le modalità di consumo di musica nelle fasce d’età comprese tra 16 e 64 anni nei principali 21 mercati globali. Noi ragazzi, nella fascia di età compresa tra i 16 e i 24 anni, copriamo il 63% dei “consumatori” di musica e il 53,2% è un ascoltatore dei generi correlati a hip-hop/rap.
Noi della generazione “Z”, in controtendenza a quanto si creda, siamo grandi utilizzatori anche dei supporti in vinile. Un’altra ricerca ha affermato che l’85% dei ragazzi italiani nella fascia di età compresa tra i 13 e i 15 anni sono inclini ad ascoltare musica legalmente, mentre la pirateria è conosciuta maggiormente dai giovani tra i 16 e i 24 anni. Si stabilisce quindi che la musica rivesta un grande ruolo nella vita di noi adolescenti. L’85% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni e il 72% di quelli tra i 16 e i 24 anni afferma che la musica è un elemento molto importante della loro vita.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A.Maffei” – Enea Narcisi)

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