GLI AMBIENTALISTI RICORRERANNO AL T.A.R. CONTRO LA VARIANTE DEL LINFANO

Sarà con un ricorso al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale, che le Associazioni di ambientalisti ricorreranno contro la variante, già approvata peraltro in Consiglio provinciale, in zona Linfano. Il Comitato per la Salvaguardia dell’Olivaia, quello per lo Sviluppo Sostenibile, WWF e Italia Nostra hanno avviato una raccolta fondi allo scopo di finanziare il ricorso alla giustizia Amministrativa.
Una nota delle suddette associazioni lo annuncia, specificando che l’Amministrazione comunale di Arco avrebbe liberato la fascia lago spostando il supermercato Lidl a nord dell’attuale sede, provvedendo successivamente a liberare l’area a sud (quella dove insiste l’attività commerciale ora), cosa che, invece, affermano in coro gli ambientalisti, non accadrà. La variante non prevede il supermercato, affermano, che rimarrà dov’è e permetterà un’altra costruzione, invece, a nord in piena campagna.
Un ulteriore consumo di suolo alla faccia delle zone coltivate, in particolare quelle pregiate del famoso “broccolo” di Torbole per far spazio al cemento e ad altri 1.500 metri quadri di edifici commerciali. Vantarsi di tutto ciò affermano gli ambientalisti non significa essere “ambientalisti” o “virtuosi”, anzi. La variante approvata e fatta approvare è un “parto” che, di fatto, aggira la prescrizione provinciale di non consumare suolo. Come dire, sostengono sempre le associazioni, che bisogna essere contenti di aver preso due sberle invece di quattro.
17.500 metri cubi di cemento per attività “sportive ricreative” e un “bonus” volumetrico per il trasferimento del supermercato Lidl non sono proprio le intenzioni di realizzare un parco come Amsa sostiene. Promesse non mantenute ed ennesimo sfregio del territorio, questa è la realtà che gli ambientalisti mettono nero su bianco nella loro nota.