Gli ambientalisti contro l’elettrodotto di Bolognano: «Va interrato»
L’elettrodotto di Bolognano va interrato: è quello che chiedono al sindaco i cittadini che si riconoscono nel Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro. La linea incriminata sarebbe la cosiddetta “Terna 205”, quella che passa sopra diversi edifici della frazione arcense e non distante dalle scuole. Un socio intenzionato a trasferirsi in una di quelle abitazioni ha fatto effettuare a sue spese ai tecnici dell’Appa una rilevazione per verificare che i valori fossero al di sotto dei limiti previsti per legge: i controlli, eseguiti nel mese di agosto però, quando il carico sulla linea è di gran lunga inferiore a quello dei mesi invernali, hanno determinato un valore medio nell’arco delle ventiquattr’ore di 0,85 microtesla, con picchi fino a 1,4, ben al di sotto del valore di qualità stimato a 3 microtesla. Tuttavia i dati riscontrati hanno comunque spinto il Coordinamento a segnalare il problema, visto che secondo un’indagine del National Cancer Institute, pubblicato sul sito dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro), in caso di esposizione a campi elettromagnetici di intensità superiore agli 0,4 microtesla per più di quattro ore al giorno il rischio di leucemia infantile risulterebbe raddoppiato. Dati peraltro confermati da numerose altre ricerche di istituzioni altrettanto prestigiose e dunque totalmente affidabili. Per questo motivo si è deciso di chiedere all’amministrazione comunale innanzitutto di condurre rilevazioni aggiornate ed estese in più periodi dell’anno per determinare l’intensità media annua dei campi elettromagnetici generati da questo elettrodotto; in secondo luogo, adottando una linea precauzionale per la migliore tutela della salute dei cittadini, di chiedere a Terna, direttamente o tramite la Provincia, l’interramento della linea almeno per il tratto che interessa l’abitato di Bolognano. Un intervento particolarmente costoso, va precisato, che però eliminerebbe alla radice il rischio per la salute degli abitanti di quella zona e dei bambini che frequentano le scuole. Un precedente però c’è già: grazie alla battaglia portata avanti dal dott. Pietro Bertoldi qualche anno fa, a Riva del Garda venne interrato un lungo tratto di elettrodotto: dunque, si può fare.