Giardini ritrovati: Spazi e caratteri delle architetture verdi in Trentino

Redazione15/06/20183min
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Un viaggio introduttivo all’arte dei giardini e alle sue espressioni trentine, alla scoperta di un patrimonio prezioso ma ancora poco conosciuto, seducente e fragile, spesso a rischio. Grazie al lavoro della Soprintendenza per i beni culturali, sono stati recentemente censiti e studiati in Trentino circa centocinquanta parchi e giardini storici, di varie epoche e tipologie: una serie ampia e peculiare che agli esempi più celebrati affianca realtà più nascoste, portate alla ribalta grazie al doppio volume “Parchi e giardini storici in Trentino: tra arte, natura e memoria”, primo contributo multidisciplinare alla conoscenza d’insieme di queste singolari architetture vegetali, in equilibrio dinamico tra natura e artificio.
A dare seguito e visibilità a questo pluriennale lavoro di ricerca e catalogazione è ora una mostra dal titolo significativo: “Giardini ritrovati. Spazi e caratteri delle architetture verdi in Trentino”, ideata dalla Soprintendenza e organizzata con il sostegno del Servizio attività culturali e del Servizio per il sostegno occupazione e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali e la Trentino Film Commission.

L’esposizione, che sarà inaugurata venerdì 15 giugno, trova spazio nelle sale di Palazzo delle Albere a Trento, in rapporto con la storia illustre dell’edificio, villa principesca già al centro di un fitto tessuto di campi, orti e giardini. Grazie alla collaborazione del Servizio foreste e fauna, sarà in particolare evocato il viale alberato che collegava l’accesso monumentale dei Tre Portoni con la residenza suburbana.

Il percorso, a cura di Lia Camerlengo, Katia Malatesta e Alessandro Pasetti Medin, ha preso forma in dialogo con gli architetti paesaggisti Claudio Micheletti, Cesare Micheletti e Loredana Ponticelli di A2Studio, autori del progetto espositivo. Il risultato è una proposta che invita ad attraversare il territorio provinciale illustrandone i principali giardini di castelli, di ville e di palazzi, accanto ai grandi parchi pubblici e termali; ma anche a familiarizzare con l’architettura del verde e le sue regole, a partire dalla nozione di giardino come bene progettato, costruito, coltivato e all’occasione restaurato, nei casi non rari di deperimento e rovina.

L’allestimento propone soluzioni immersive e coinvolgenti, grazie alle elaborazioni video ideate e realizzate da Stefano Benedetti con il supporto tecnico di GEST srl. Ad evocare l’esperienza multisensoriale della visita al giardino e le sue trasformazioni nel trascorrere delle ore e delle stagioni contribuisce infine la sezione predisposta in collaborazione con la Trentino Film Commission, dedicata al “giardino che diventa set” e alle scene di film per il cinema e la televisione ambientate in alcuni dei più celebri complessi verdi della provincia.

La mostra sarà aperta fino al 2 settembre 2018 con orario 10-18 (mar-ven) e 10-19 (sab-dom); lunedì chiuso. L’ingresso è libero.