Gemellaggio tra Arco-Roccella Jonica: grande festa per il 10° compleanno

Una grande festa, autentica e sentita, con tanto di torta e candeline, e un applauditissimo, doppio concerto del coro Castel, ha accompagnato lo scorso fine settimana a Roccella Jonica la celebrazione del 10° anniversario del gemellaggio con Arco, presenti per la città trentina più di cento persone, oltre a una rappresentanza delle due altre città gemellate, Schotten (dal 1960) e Bogen (dal 1991), entrambe tedesche, e di tre delle quattro «citta amiche», diventate tali nel 2000 per l’occasione del 50° anniversario della dichiarazione di Robert Schuman (atto fondativo del processo di integrazione europea): Beloeil (Belgio), Crosne (Francia) e Rymarov (Repubblica Ceca), assente Maybole (Scozia).
Per l’Amministrazione comunale c’era l’assessora Silvia Girelli, il comitato Arco Obiettivo Europa era guidato dal presidente Linò Rosà, ospite d’onore il coro Castel della sezione Sat di Arco, presenti anche il capogruppo degli Alpini Carlo Zanoni e Ruggero Morandi, assessore alla cultura nel 2007, al tempo della stipula del gemellaggio con la cittadina calabrese.
Il gemellaggio con Roccella Jonica (una anomalia, in quanto tra due città dello stesso Stato) è nato da un’idea di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, oggi arcivescovo di Campobasso-Bojano, all’epoca a Locri-Gerace, celebre per le iniziative di lotta alla ‘ndrangheta e di concreto sostegno all’economia della Locride, il quale nel 2005 partecipò ad un convegno di «Arco Confronti». Fu in quell’occasione che si ipotizzò di avviare rapporti più intensi tra il Trentino e la Calabria, anche per sostenerne lo sviluppo, con la scelta che cadde, anche in questo caso su consiglio di monsignor Bregantini, su Roccella Jonica. Dopo una serie di contatti e le rispettive visite, il gemellaggio fu infine perfezionato nel 2007, ad Arco, il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica.
La due giorni di festa è iniziata nella mattina di sabato con la visita al castello dei Carafa, recentemente restaurato, che similmente a quello di Arco domina dall’alto la città. Dopo il pranzo-buffet al porto delle Grazie, in serata il concerto del coro Castel diretto da Michele Brescia, all’ex convento dei Minimi, al quale il pubblico calabrese ha tributato un successo straordinario, con una interminabile standing ovation. Domenica di buon’ora la visita ai luoghi d’interesse della città in forma di fitwalking (camminata veloce) e in tarda mattinata la Messa nella chiesa Matrice, ancora con un applauditissimo coro Castel, cui ha fatto seguito il pranzo-buffet all’oratorio. La cerimonia ufficiale si è tenuta nella chiesa sconsacrata del castello dei Carafa a partire dalle 16, con la delegazione locale in costume tradizionale e oltre 200 presenti: dapprima i discorsi delle autorità, tenuti dall’assessora Girelli e dal presidente Rosa, mentre per Roccella Jonica hanno parlato il sindaco Giuseppe Certomà, l’assessora alla cultura Bruna Falcone e il presidente dell’associazione «Roccella Jonica – Europa per i gemellaggi» Pietro Commisso; quindi la firma del rinnovo del gemellaggio, da parte dell’assessora Girelli e del sindaco Certomà, e lo scambio degli omaggi. Quindi il saluto dei rappresentanti delle città gemellate con Arco, Bogen e Schotten, e delle città amiche, Beloeil, Crosne e Rymarov. La cerimonia è proseguita con il un gemellaggio musicale: il coro Castel ha eseguito «Amici miei» e «La montanara», mentre Manuela Crielli, nota cantante del posto, la canzone tradizionale della Locride «Trenta carrini». La chiusura, con la cena di gala di rito, con torta e dieci candeline.