Garda Trentino S.p.A., il Cda si “allarga da 9 a 15 componenti
Il Cda di Garda Trentino S.p.A., ossia il consiglio di amministrazione dell’APT di riferimento per l’Alto Garda, è in scadenza. Aprile, massimo a maggio prossimo dovranno essere scelti i nuovi vertici che la presiedono, già prorogati di un anno a causa della emergenza Sars Cov 2. Privato e pubblico, però, hanno visioni diverse su chi dovrà andare a farvi parte. Com’è noto in Garda Trentino andranno a confluire le due Apt di Ledro e Comano (effetto riforma Failoni) e proprio per questo le categorie economiche che vi sono tuttora rappresentate, tra cui Confcommercio, Associazione Albergatori, Unione Albergatori e altre hanno avuto un primo incontro volto a capire chi e come insediare in rappresentanza in Garda Trentino. Il tutto, però, instaurando un Comitato esecutivo che avrebbe circa la metà dei rappresentanti del Cda, ossia cinque, sette persone al massimo. Comano di ce la sua, Ledro logicamente altrettanto e l’Alto Garda pure, per cui la decisione appare tutt’altro che semplice e prossima al traguardo delle nomine. Ognuno, insomma, desidera avere il proprio “peso” all’interno della nuova APT che non avrà un compito semplice visto il perdurare della pandemia dovuta al virus della Sars Cov 2 come si diceva. Arduo il compito delle nomine, arduo il compito poi che aspetta i nuovi amministratori nel saper rilanciare l’immagine del Garda trentino, Ledro e Comano in un unico intento di portare ospiti sul territorio di competenza. Il sindaco di Riva Cristina Santi appoggerebbe un altro eventuale mandato di Marco Benedetti, presidente uscente che bene ha fatto in questi anni in cui è stato al vertice dell’APT Garda Trentino per sua stessa ammissione, anche se Benedetti ammette a sua volta che essere messo in discussione è nella normalità dei fatti.