Fugatti, primo incontro con Draghi. Sul tavolo investimenti e finanza per 1,29 miliardi

Redazione23/04/20212min
DRAGHI E FUGATTI


Primo incontro ufficiale a Roma tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, accompagnato dal direttore generale, Paolo Nicoletti. Nel corso del dialogo, svoltosi in un’atmosfera distesa in cui il presidente Draghi ha ricordato con piacere i tre anni trascorsi a Trento come docente all’Università, si sono affrontati dossier concreti per l’Autonomia.
Il presidente Fugatti ha infatti rappresentato al presidente Draghi le questioni ancora aperte relative alle risorse che la Provincia di Trento intende utilizzare per dare una spinta all’economia trentina.
Sul tavolo il presidente Fugatti ha messo in primis il tema del concorso al risanamento dei conti pubblici nazionali previsto dal Patto di Garanzia del 2014 e che vale 430 milioni annui. La Provincia chiede di sospendere per due anni il versamento a Roma e di poter utilizzare le risorse per alimentare gli investimenti sul territorio.
L’altra questione posta all’attenzione del presidente del Consiglio riguarda i gettiti fiscali arretrati derivanti anch’essi dal Patto di Garanzia del 2014. Gettiti che il Ministero dell’economia e delle finanze riconosce, ma che per questioni tecniche non sono ancora stati sbloccati. Anche questa partita vale 430 milioni di euro.

“L’incontro è stato cordiale – commenta al termine del confronto il presidente Fugatti – ed è stata la prima volta in cui abbiamo potuto come Provincia Autonoma di Trento interloquire con il primo ministro Draghi. All’attenzione del premier abbiamo messo le questioni finanziarie che riguardano il nostro territorio nei confronti dello Stato. Sul tema del concorso annuale che la Provincia di Trento fornisce ai conti pubblici nazionali, abbiamo chiesto di trasformarlo in una forma di investimenti per il territorio. Sugli arretrati fiscali con il governo che sono riconosciuti a favore della Provincia – conclude Fugatti – abbiamo chiesto di poterli inserire in uno dei prossimi Disegni di legge che entro l’anno vanno in Parlamento”.
Il presidente del Consiglio Draghi ha preso atto delle richieste e si è riservato di verificarli con i ministeri competenti.

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