“Festival della letteratura ambientale”, un successo la prima edizione
Ha avuto un discreto successo la prima edizione del “Festival della letteratura ambientale” organizzato dalla Sat di Arco.
Molti gli eventi che hanno portato grandi e piccini, dal 15 luglio al 7 agosto, nei parchi e giardini di Arco, che hanno assistito a presentazioni di libri, passeggiate letterarie e letture animate.
Filo conduttore della rassegna culturale è stato il rapporto con la natura, pensieri in un ambiente che cambia, ed ha visto l’incontro di persone con competenze diverse ma accomunate dallo stesso obiettivo. Un festival promosso dalla SAT di Arco per sensibilizzare i giovani sulla “Agenda 2030”, per condividere riflessioni, conoscenze e buone pratiche ambientali a partire dalla convinzione che siamo tutti parte della natura ed è quindi necessario mettersi in relazione con l’ambiente che ci circonda per costruire comunità e società più sostenibili.
Gli ospiti del festival sono tutti d’accordo con il grande ecologo statunitense: c’è bisogno di aprire gli occhi, di osservare, di educare la nostra percezione. La natura ci parla, sta a noi riuscire a cogliere e interpretare i suoi segnali. È quanto ha raccontato Roberto Barbiero, fisico e climatologo, presentando una raccolta di testimonianze dal mondo sugli impatti dei cambiamenti climatici.
L’invito a tornare a esplorare e stupirsi è stato rivolto ai più piccoli da Chiara Parisi, conduttrice delle letture animate per i più piccoli.
Gli appuntamenti del festival sono stati l’occasione per confrontarsi e scambiare pratiche virtuose grazie anche all’ambientalista e saggista Fabio Ciconte che ha messo in guardia dai rischi per la biodiversità e dagli impatti sugli agricoltori dell’attuale sistema agricolo, incentrato su poche varietà geneticamente uniformi e altamente produttive.
Un altro argomento affrontato riguarda la produzione dei rifiuti, con tanti consigli su come riciclare per diminuire l’impatto ambientale.
In conclusione si sono svolte passeggiate letterarie nell’olivaia in compagnia di Viola Ducati e del naturalista Gabriele Bertacchini, che hanno letto le parole di importanti filosofi e biologi.