“Excusatio non petita”: l’ex sindaco di Arco punzecchia la giunta Fiorio sul Bando edilizia

Un comunicato che vuole rassicurare, ma che scatena invece nuove riflessioni e critiche: è quello diffuso in questi giorni dalla giunta guidata da Arianna Fiorio, che, in merito alla proroga dei termini per la raccolta delle candidature alla Commissione edilizia comunale, ha voluto precisare che il numero di domande ricevute è “in linea con gli scorsi anni” e che la mancata candidatura per una figura tecnica specializzata (esperto in impiantistica, certificazione energetica o bioedilizia) è “una eventualità ricorrente”.
Un chiarimento che si chiude con un ringraziamento a chi ha già presentato la propria disponibilità e con l’auspicio di “una partecipazione superiore alla prassi”, anche grazie alla segnalazione della ricerca agli Ordini professionali.
Fin qui, tutto nella norma. Ma a leggere tra le righe, c’è chi ha colto un tono difensivo. È il caso dell’ex sindaco Alessandro Betta, che nella giornata di venerdì 11 luglio ha pubblicato un post che non è passato inosservato.
“Excusatio non petita, accusatio manifesta”, esordisce Betta, scegliendo una locuzione latina che lascia poco spazio a interpretazioni: “Scusa non richiesta, accusa manifesta”.
Secondo l’ex primo cittadino, oggi tra i più attivi osservatori della vita politica locale, il comunicato della nuova Giunta sembrerebbe voler anticipare critiche mai formalmente espresse, come a voler mettere le mani avanti rispetto a un possibile malcontento.
Ma Betta non si ferma a una lettura semantica. Va più a fondo e apre un fronte critico che tocca nodi sensibili dell’attività amministrativa.
“Il clima di difficoltà e sospetto che oggi circonda la Commissione edilizia e gli uffici tecnici del Comune non è nato per caso”, scrive. E lo fa ricordando episodi del passato recente, a partire da quella “prima vicenda giudiziaria” che coinvolse esponenti dell’attuale maggioranza e che, sottolinea, fu la scintilla che accese la nascita della civica “Olivaia” – oggi parte integrante della compagine di governo.
Parole che rievocano un periodo teso, nel quale, secondo Betta, si è incrinata la serenità del lavoro tecnico e amministrativo. Lo fa con toni pacati, evitando accuse dirette, ma lasciando intendere che le difficoltà attuali affondano le radici in un contesto politico che non può essere ignorato.
Il post si chiude con due osservazioni puntuali. La prima riguarda un’operazione urbanistica ereditata dalla passata amministrazione, legata alla riqualificazione della “città antica”, di cui – afferma – “oggi si registra un silenzio assordante”. La seconda è un ringraziamento: a chi lavora oggi nell’Ufficio tecnico e a chi vi ha lavorato in passato, “in condizioni ben più pesanti”, nonostante tutto.
Un intervento, quello di Betta, che alza il livello del confronto politico, e che, al di là delle frecciate, riporta l’attenzione su una realtà: lavorare per il Comune di Arco, in ambito tecnico e urbanistico, non è semplice. Il clima, come confermano anche i numeri delle candidature, resta delicato.
Sarà ora interessante vedere se e come la nuova amministrazione risponderà, o se preferirà lasciar parlare i fatti, a partire dalle future nomine. Perché, come ricorda lo stesso Betta, “se davvero tutto fosse nella norma, basterebbero i fatti”.