Ex Pavese di Torbole, bocciata la riqualificazione pubblico/privata: opposizioni polemiche

Nicola Filippi27/08/20242min
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Ex Colonia Pavese, siamo di nuovo al punto di partenza. Il Comune di Nago-Torbole, con l’amministrazione Morandi, un anno fa aveva promosso un bando per cercare un soggetto interessato a riqualificare l’intero compendio, a due passi dal lungolago, con una soluzione di “project financing”, una finanza di partenariato pubblico/privato. Purtroppo, vien da dire, è pervenuta una sola manifestazione d’interesse, da parte della Fondazione “Millenium ETS”, nel portale provinciale Mercurio dedicato, che intendeva realizzare una clinica dedicata alla riabilitazione sportiva, una struttura polivalente e multiservizi. La proposta è stata passata al vaglio dal NAVIP della Provincia di Trento, il Nucleo di analisi e valutazione degli investimenti pubblici, che però ha espresso un “giudizio di inammissibilità”, chiudendo così definitivamente il procedimento di manifestazione d’interesse.
“Siamo al punto di partenza”, dicono i consiglieri di “Progetto Comune per Nago-Torbole”, Johnny Perugini, Giovanni Nino Mazzocchi e Giovanni Beppe Di Lucia. I quali attaccano la giunta Morandi, che aveva inserito la riqualificazione dell’ex Colonia Pavese nelle linee programmatiche di mandato 2015-2020, “per il rilancio turistico ed economico della nostra comunità, attraverso la sua trasformazione in un centro accademico sede di varie discipline scolastiche legate allo sport, al turismo, affiancandole alla già presente Accademia delle Belle Arti”. Perugini, Mazzocchi e Di Lucia parlano di “completo fallimento della politica di questa Amministrazione, relativamente ad uno dei temi più delicati della nostra comunità”. In una recente mozione, datata 18 luglio 2024, i tre consiglieri di opposizione chiedono al sindaco di relazionare al consiglio comunale “sulla situazione odierna dell’edificio principale, in quanto risultano situazione anche di carattere igienico sanitarie precarie; se sono stati fatti negli ultimi dieci anno o risultano necessari interventi di manutenzione straordinaria della copertura per mantenerla in buono stato di conservazione; promuovere e organizzare un confronto pubblico con i cittadini per raccogliere suggerimenti, pareri, sollecitazioni prima di instradare qualsiasi altro procedimento”.

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