Euregio: verso il futuro puntando su mobilità, cultura e plurilinguismo
Si sono svolte oggi (12 ottobre) a Trento la XV seduta della Giunta e la XII seduta dell’Assemblea del GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”. Sei anni dopo l’istituzione formale del Gect i rappresentanti dell’Alto Adige si sono incontrati per l’ultima volta sotto la presidenza trentina. Ugo Rossi ha quindi simbolicamente passato il testimone ad Arno Kompatscher, con un dono del territorio trentino, nel quale gli elementi di cirmolo, porfido e rame si uniscono per “costruire una casa comune”, come ha spiegato il presidente uscente. Gli organi del GECT hanno espresso il loro parere positivo sia sull’ultimo bilancio che sul nuovo programma di lavoro per il 2018, facendo il punto sui progetti in corso, sullo sviluppo della strategia e sulle future iniziative di cooperazione del GECT Euregio.
Per quanto riguarda i progetti pluriennali già in programmazione, saranno individuati nel primo anno della presidenza altoatesina ulteriori aspetti sui quali puntare per consolidare ulteriormente l’Euregio. In particolare l’obiettivo è assicurare che gli interventi realizzati con la diretta partecipazione del GECT Euregio siano rivolti alla generalità della popolazione e quindi garantiscano una maggiore visibilità. I punti centrali per il 2018 si possono raggruppare in tre assi prioritari: mobilità, cultura e plurinlinguismo.
Mobilità
Con la realizzazione del Tunnel di base il corridoio del Brennero come parte delle Reti transeuropee assume un nuovo carattere prioritario che modificherà anche gli spostamenti all’interno dell’Euregio. “In tale contesto – afferma Kompatscher – è fondamentale trasferire il traffico pesante dalla strada alla rotaia. Parallelamente occorre anche creare una rete capillare di mezzi pubblici per il trasporto di persone che consenta una mobilità sostenibile. Le opportunità create dal Tunnel di base del Brennero possono essere sfruttate solo se le persone potranno contare su un sistema di trasporto pubblico ben funzionante che garantisca la distribuzione capillare dei viaggiatori”. Ciò significa che a livello euroregionale “occorre lavorare in vista una maggiore integrazione dei sistemi di trasporto pubblici rendendoli più attrattivi, anche attraverso una maggiore armonizzazione dei sistemi tariffari, che attualmente differiscono molto tra loro e non facilitano la mobilità tra territori e Stati all’interno dell’Euregio”.
Cultura
Le radici culturali comuni sono il fondamento dell’Euregio. Rendere visibili e concretamente percepibili tali radici è uno degli obiettivi centrali della presidenza altoatesina, il cui inizio coincide con l’Anno europeo della cultura 2018. “Per diffondere questa consapevolezza – ha annunciato – sarà istituito un registro del patrimonio culturale dell’Euregio”. Inoltre, per aumentare la visibilità dell’Euregio, sarà pubblicato un nuovo “Euregio-Magazine” rivolto direttamente alla popolazione dell’Euregio e distribuito tramite moltiplicatori.
Plurilinguismo
Secondo il presidente altoatesino “il plurilinguismo nei territori dell’Euregio è un’opportunità sulla quale vale la pena di puntare”. Agli interventi già previsti nei singoli territori per l’apprendimento rispettivamente della lingua tedesca o italiana andrà affiancato un attestato linguistico dell’Euregio al fine di certificare univocamente la conoscenza delle due lingue principali e favorire così la mobilità di lavoratrici e lavoratori sul mercato del lavoro dell’Euregio. Per tutti e tre gli assi prioritari ci sarà un’opera di raccordo con l’Ufficio comune dell’Euregio a Bruxelles al fine di verificare la possibilità di rientrare nei programmi di sostegno europei o di attivarsi in merito al futuro orientamento dei programmi di sostegno.