Euregio, accordo per la protezione delle foreste
Un chiaro impegno a favore delle foreste, di tutte le loro funzioni e di una gestione attiva, soprattutto in tempi di cambiamenti climatici: è il contenuto dell’accordo sottoscritto lunedì 6 maggio nell’ambito della Conferenza sulla protezione delle foreste dell’Euregio e del Dialogo austriaco sulle foreste che si stanno svolgendo a Obertilliach, nel Tirolo orientale. Per rafforzare le foreste, i tre territori in futuro intendono collaborare ancora più strettamente a livello transfrontaliero. Presente, tra gli altri, il ministro federale austriaco all’agricoltura e alle foreste in questo primo giorno di lavori, nel corso del quale è stato evidenziato come i cambiamenti climatici, gli eventi meteorologici estremi e il bostrico non conoscano confini nazionali. Alla tavola rotonda che si è svolta in seno all’evento ha partecipato anche il dirigente del Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento Giovanni Giovannini, in rappresentanza dell’assessore provinciale competente, di cui ha portato i saluti. Numerosi i sindaci trentini intervenuti all’evento, guidati dal presidente e dal direttore del Consorzio dei Comuni. Nel descrivere la situazione critica comune alle tre regioni, Giovannini ha posto l’accento sulla collaborazione fattiva nell’attuazione di strategie comuni orientate alla tutela dei boschi: “In Trentino si stimano complessivamente circa 40mila ettari danneggiati da Vaia e bostrico (10% della superficie forestale). Preoccupa in particolare la riduzione di capacità protettiva contro la caduta sassi, oltre che contro gli scivolamenti nevosi, ma anche la capacità di regimazione delle acque e di controllo dell’erosione. Sotto il profilo economico, è plausibile, nei prossimi decenni, una riduzione della produttività delle foreste di circa un 20%, fintanto che non vengano ricostituiti i boschi delle aree danneggiate” sono state le parole del dirigente.
Quasi la metà di tutto il legname austriaco raccolto lo scorso anno era costituito da legname danneggiato, ma le sfide principali per tutti i territori dell’Euregio riguardano i modi per mantenere vitali le nostre foreste, la loro conversione in foreste rispettose del clima, la rimozione rapida del legname danneggiato e il rimboschimento dopo eventi estremi, la lotta contro il bostrico, che rimane una priorità.
Per gestire il rimboschimento e la conversione in foreste montane rispettose del clima sono necessarie piante con determinate caratteristiche e in quantità sufficiente. Nel vivaio forestale tirolese di Nikolsdorf sono state coltivate mezzo milione di piante destinate anche al Trentino, per il rimboschimento delle aree danneggiate dalla tempesta Vaia del 2018. I vivai forestali del Tirolo collaborano da tempo anche con l’Alto Adige. L’offerta e la domanda di piante forestali si incontrano nell’ambito di un progetto ARGE ALP. Le regioni, infatti, rendono note le specie arboree richieste e si scambiano sementi e materiale di piantagione.