Estate: attenti alle zecche

Redazione04/07/20172min
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L’azienda sanitaria ha inviato una nota ricordando che con l’avvicinarsi della stagione estiva, ricompare il rischio di puntura di zecche, piccoli parassiti che si nutrono di sangue. Appartenenti alla classe degli aracnidi, le zecche si trovano solitamente sulle piante in zone umide ricche di cespugli, ai margini dei boschi, a quote inferiori ai 1.400 metri. La puntura di zecca non è dolorosa e spesso non si sente ma può trasmettere alcune infezioni: per prevenirle è consigliabile, quando si frequentano luoghi a rischio, camminare sui sentieri, cercando di evitare il contatto diretto con le piante e l’erba, vestirsi con abiti coprenti e di colore chiaro in modo da rendere più facile l’individuazione delle zecche, indossare cappello e scarpe chiuse. È inoltre utile applicare sulla pelle scoperta prodotti repellenti per insetti e spruzzare sugli abiti composti a base di permetrina. Al termine dell’escursione è importante effettuare un attento esame visivo della propria pelle. Le eventuali zecche individuate devono essere prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un’infezione è direttamente proporzionale alla durata di permanenza del parassita. Per rimuovere una zecca conficcata nella cute si raccomanda di afferrarla con una pinzetta a punte sottili il più possibile vicino alla superficie della pelle; tirare delicatamente senza strappo fino al distacco, disinfettare la cute e bruciare la zecca o incollarla su nastro adesivo per renderla inoffensiva.
Osservare per un periodo di circa un mese la zona della puntura ma anche altrove per individuare la comparsa di eventuali segni di infezione. Se dovesse apparire un alone rossastro che tende ad allargarsi oppure febbre, dolori alle articolazioni o altri disturbi, è importante rivolgersi al proprio medico.

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