Estate a Ledro, le regole della buona convivenza: il Comune chiede attenzione e rispetto

Redazione05/08/20255min
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Non bastano la bellezza dei paesaggi e la tranquillità dei laghi per garantire una buona convivenza tra residenti e turisti: servono anche regole chiare e il rispetto di quelle già esistenti. Per questo l’amministrazione comunale di Ledro ha deciso, per questa estate, di rilanciare in forma divulgativa i principali punti del Regolamento di Polizia Urbana, approvato in consiglio comunale nel febbraio scorso.

Nasce così il documento “E-state in tranquillità a Ledro”, un vademecum pensato per accompagnare l’estate nel comprensorio ledrense ricordando le buone pratiche – e i divieti – che permettono una convivenza civile tra chi vive stabilmente in valle e chi la sceglie per le vacanze.

Piccoli gesti, grandi effetti: no ai rifiuti abbandonati
Tra i primi punti ribaditi nel documento c’è il divieto di gettare rifiuti nei luoghi pubblici: non solo bottiglie, cartacce e avanzi di cibo, ma anche mozziconi di sigaretta e gomme da masticare, che spesso finiscono a terra o nei prati, anziché nei cestini.

Un’azione incivile che ha ricadute concrete sull’ambiente. La sezione locale dell’associazione Plastic Free lo sa bene: i volontari raccolgono regolarmente questi rifiuti – soprattutto nei boschi e nelle zone più frequentate – restituendo alla natura ciò che l’uomo sporca.

 


 

Falò, bracieri e campeggio libero: dove è vietato e dove no
Con l’estate cresce anche la voglia di vivere all’aria aperta, ma la libertà ha dei limiti precisi. Il Comune ricorda che non è consentito accendere fuochi nei luoghi pubblici al di fuori delle aree autorizzate, e che anche l’uso di bracieri e caminetti privati deve avvenire con tutte le precauzioni necessarie per evitare incendi o disturbo ai vicini.

Altro tema cruciale: il campeggio. È vietato insediare tende, caravan e camper al di fuori delle strutture autorizzate (salvo le eccezioni previste dalla legge provinciale n. 19 del 2012). Anche la sosta prolungata di camper nei parcheggi pubblici è considerata una forma abusiva di campeggio, a meno che il veicolo resti su ruote, non scarichi nulla, e non occupi spazio oltre il proprio ingombro.

Il decoro urbano passa anche dai comportamenti più elementari
Sembra scontato, ma in realtà non lo è: il Comune ha ritenuto opportuno ribadire che non si possono soddisfare i propri bisogni fisiologici all’aperto, né usare le fontane pubbliche per lavarsi, lavare animali, indumenti o oggetti. È inoltre vietato giocare con l’acqua delle fontane, spruzzandola in modo molesto verso le persone.

Piccoli gesti di inciviltà che, se tollerati, possono trasformare una località accogliente in un luogo degradato.

Animali domestici: benvenuti, ma con regole chiare
Tra i capitoli più delicati del regolamento estivo c’è quello dedicato agli animali d’affezione, in particolare i cani. L’amministrazione comunale sottolinea l’importanza di garantire il benessere degli animali, ma anche di tutelare l’igiene e il rispetto degli spazi comuni.

Chi porta a spasso un cane deve avere con sé sacchetti per le deiezioni, da smaltire negli 80 cestini dedicati presenti in valle, e una bottiglietta d’acqua per pulire dove l’animale urina. È vietato lasciare che i cani facciano i bisogni su monumenti, veicoli in sosta e aiuole pubbliche.

L’uso del guinzaglio (massimo 1,50 metri) è obbligatorio nei luoghi pubblici, così come il divieto di ingresso per i cani in aree gioco, scuole, luoghi di culto, strutture sanitarie e spiagge, tranne quelle espressamente indicate (come la spiaggia di Pur, destinata anche agli animali). Le uniche eccezioni sono per i cani da assistenza e quelli in dotazione alle forze dell’ordine.

Rumori e motori: silenzio rispettato a orari prestabiliti
Ultimo ma non meno importante, il tema del rumore. Per evitare disturbi e conflitti tra vicini o con i turisti, il Comune ha richiamato il Regolamento acustico, specificando che l’uso di attrezzi da giardinaggio e macchine agricole (tosaerba, decespugliatori, soffiatori, ecc.) è consentito:

nei giorni feriali: dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 20

nei giorni festivi: solo al mattino, dalle 10 alle 12

Un’indicazione semplice, che serve a proteggere il riposo e la qualità della vita, soprattutto nei periodi in cui il territorio accoglie migliaia di visitatori.