Eccellenza scientifica, tecnologia e innovazione per le sfide globali del Trentino
“Una ricerca che vuole essere motore per lo sviluppo di conoscenza, ad ogni livello, ma vuole anche essere vicina alle aziende, promuovere lo sviluppo economico e l’innovazione sociale, per rispondere alle sfide del mercato e alle incertezze che il mondo globalizzato pone a tutti noi”: così l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli sintetizza il significato del Programma Pluriennale della Ricerca della XVI Legislatura, varato dalla Giunta provinciale. Un documento ampio e articolato, che si raccorda con le linee guida del Piano di sviluppo provinciale e tiene conto dei contenuti del Programma nazionale della ricerca e della programmazione europea. Il Programma dedica un’attenzione particolare alle attività che vedono il Trentino come laboratorio diffuso per l’innovazione, all’apertura al panorama internazionale, anche attraverso la collaborazione scientifica in ambito Euregio, all’attrazione e valorizzazione del capitale umano, alle infrastrutture di ricerca e per il trasferimento tecnologico, e individua alcuni settori scientifici ed approcci pervasivi trasversali, quali le scienze umane e sociali, le scienze della vita e l’intelligenza artificiale.
Un’attenzione particolare viene dedicata all’innovazione sociale, al Trentino in quanto laboratorio diffuso per l’innovazione, in un approccio open science e di economia circolare, e quindi all’apertura non solo al territorio e alle sue istanze ma al panorama internazionale, compresa naturalmente l’Euregio Tirolo, Alto Adige, Trentino, all’attrazione e valorizzazione del capitale umano, il “motore” dellì’innovazione per eccellenza.
Cruciale è il ruolo delle infrastrutture di ricerca – strumentali alla creazione di fattive sinergie tra il mondo della ricerca e quello produttivo – e del trasferimento tecnologico, che richiede il rafforzamento delle azioni a sostegno dell’immissione sul mercato e nella società di prodotti, servizi e soluzioni, nati dalle attività di ricerca degli enti trentini.
Le aree di ricerca di interesse prioritario individuate – scienze umane e sociali, scienze della vita e intelligenza artificiale – sono declinate in 4 dimensioni strategiche (per un approfondimento sulle tematiche si veda la presentazione allegata):
– aree di crescita, suddivise in ricerca libera e ricerca tematica, finalizzata al sostegno di idee emergenti e alla creazione di nuove unità di ricerca;
– aree di consolidamento delle eccellenze di ricerca, orientata al supporto e alla valorizzazione degli asset scientifici e tecnologici strategici consolidati del territorio;
– progetti strategici, caratterizzati da un impatto nel breve periodo;
– trasferimento tecnologico, dimensione trasversale e pervasiva che si concretizza in un contesto di innovazione e valorizzazione dei risultati della ricerca e alla loro spinta verso il mercato.
In continuità con gli importanti investimenti fatti negli anni, il Programma mira a sviluppare visioni per il futuro orientate all’eccellenza in un’ottica di ricadute concrete e stabili sul territorio, rafforzando la cooperazione tra gli enti coinvolti – Provincia, Università di Trento e Fondazioni di ricerca – ma anche il dialogo con gli attori del mondo economico e imprenditoriale. Questo nell’ottica di ottimizzare ulteriormente l’impiego delle risorse, anche attraverso la condivisione di infrastrutture, percorsi professionali che rafforzano il rapporto tra ricerca e sviluppo economico e la partecipazione coordinata come territorio a iniziative nazionali e europee.