Dopo anni di lavori e ritardi il Parco Arciducale di Arco verso la riapertura

Dopo oltre due anni di chiusura, il Parco Arciducale di Arco – noto anche come Arboretum – si prepara finalmente a riaprire i cancelli. L’intervento di restauro e valorizzazione, finanziato con oltre 1,3 milioni di euro di fondi PNRR, ha subito ritardi significativi, ma ora il grosso dei lavori è concluso e l’amministrazione comunale punta alla riapertura entro la fine di giugno.
La conferma arriva direttamente dalla giunta comunale, guidata dalla neo-sindaca Arianna Fiorio, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo al parco con vicesindaco, assessori, tecnici comunali e consiglieri. Obiettivo: verificare lo stato dell’opera e accelerare le ultime pratiche per la riapertura.
Ritardi e soluzioni
I lavori erano stati affidati nel 2023 a una ditta esterna, ma «ha avuto diversi problemi che hanno causato un notevole ritardo», ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Floriani. Di fronte all’impasse, il Comune ha attivato il proprio cantiere comunale, che ha preso in carico alcune lavorazioni fondamentali, come il rifacimento dell’impianto di illuminazione.
Un impegno straordinario che ha comportato la sospensione di altri interventi programmati, ma che è stato essenziale per superare la fase critica del cantiere. «Voglio ringraziare tutti quelli che si sono attivati per uscire da questa situazione», ha sottolineato Floriani.
Ultimi passaggi: accatastamento e agibilità
Nonostante i lavori materiali siano quasi del tutto terminati, per la riapertura servono ancora due passaggi tecnici: l’accatastamento delle nuove strutture e l’agibilità. «Abbiamo già sollecitato il catasto per abbreviare i tempi e tutto lascia pensare che chiuderemo questa partita in pochi giorni», ha aggiunto Floriani. A seguire, sarà completato l’iter per l’agibilità.
Con un pizzico di ottimismo, l’amministrazione punta a riaprire il parco entro fine giugno 2025.
Un parco rinnovato tra storia e scienza
Il progetto ha previsto interventi di restauro architettonico (muri perimetrali, serre, nuovo info-point e servizi), ma anche un’importante valorizzazione botanica. Curata dal botanico Costantino Bonomi, la nuova collezione si arricchisce di numerose specie, selezionate per rispettare la filosofia originaria del parco e adattarla alle esigenze climatiche e paesaggistiche contemporanee.
«Nei prossimi giorni – spiega l’assessora al verde pubblico Chiara Parisi – il parco sarà arricchito con 40 pannelli divulgativi e 300 cartellini botanici, realizzati in collaborazione con il Muse di Trento, Bonomi e lo storico Romano Turrini». Un lavoro che unisce scienza, storia e divulgazione, pensato per offrire a cittadini e turisti un’esperienza immersiva e formativa.
Una riapertura molto attesa
Chiuderà il cantiere, ma si aprirà una nuova stagione per uno degli spazi verdi più amati del Trentino. «È un progetto che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione – ha sottolineato Floriani – ma il nostro impegno è totale per portarlo a compimento e restituire agli arcensi questo luogo speciale».
L’amministrazione sta inoltre preparando un momento inaugurale ufficiale, che accompagnerà i visitatori alla scoperta del rinnovato Arboretum. Dopo anni di chiusura, Arco potrà finalmente riappropriarsi di uno dei suoi simboli più preziosi: un parco che unisce bellezza, biodiversità e cultura.