Distribuzione del gas in Trentino, maxi-gara da 400 milioni

Redazione31/12/20233min
FIAMMA-GAS



 

È una delle gare più rilevanti in termini di importo per quanto riguarda le procedure ad evidenza pubblica curate dalla Provincia. Si tratta del bando per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’ambito unico provinciale di Trento, pubblicato venerdì 29 dicembre dall’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti.

Si tratta complessivamente, per il periodo di 12 anni, di circa 400 milioni di euro, corrispondenti a poco più di 33 milioni all’anno. Importi che, sulla base dell’attuale regolazione a livello nazionale, l’Autorità di regolazione dell’energia (ARERA) riconoscerà al nuovo concessionario quale remunerazione del servizio prestato; tali importi costituiranno una voce della bolletta del gas le cui tariffe sono approvate da ARERA stessa su un bacino di utenza ampio, corrispondente alla macro area nord-est (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige) caratterizzata da uguali livelli tariffari.

Sul tema delle novità apportate dal bando con riguardo alla possibile estensione del servizio, nelle aree prima menzionate, attraverso la gara appena pubblicata, la Provincia per conto dei Comuni sceglierà un unico gestore del servizio che subentrerà agli attuali sei: Novareti, Giudicarie gas, 2iReti gas, Alto Garda Servizi, Italgas, Romeo gas. Il nuovo gestore avrà quindi la facoltà di fornire il servizio anche nelle aree non ancora metanizzate.

L’importanza va però oltre il dato finanziario. La gara infatti rappresenta il punto d’arrivo di un lavoro durato alcuni anni, effettuato dalle strutture competenti, che hanno valutato le aree del Trentino ad oggi non servite e per le quali i municipi intendono istituire il servizio. Si tratta del Trentino Occidentale ed in particolare delle Valli di Sole, della terza sponda della Val di Non, della Val Rendena e delle Valli Giudicarie esteriori. Il bando, insomma, costituisce un’opportunità riservata alle comunità e ai cittadini che ancora non sono allacciati di ottenere la connessione alla rete.
Nello stesso tempo il bando è il punto di partenza per nuovi scenari nell’utilizzo del gas naturale, di fatto il metano, da cui ad oggi non si può prescindere, ma che potrà essere miscelato con il biometano e l’idrogeno secondo le linee tracciate dal Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030.

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