Disastri del maltempo: ecco cosa cambia nel bilancio provinciale
![MALTEMPO ALBERI CADUTI](https://labusa.info/wp-content/uploads/2018/11/MALTEMPO-ALBERI-CADUTI-1024x768.jpg)
La variazione al bilancio di Previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2019-2021, recentemente approvata dal Consiglio provinciale al termine del dibattito in aula, è stata determinata dalla necessità di far fronte, con nuove risorse, ai danni prodotti dall’eccezionale ondata di maltempo abbattutasi lo scorso ottobre. L’intenzione della Giunta guidata dal presidente Maurizio Fugatti è stata quella di recuperare risorse dai capitoli di spesa che non presentavano urgenze immediate, e che saranno oggetto del prossimo assestamento di bilancio, quello estivo, minimizzando al tempo stesso l’eventuale impatto negativo di alcune misure attraverso l’accensione di mutui coperti da limiti di impegno provinciali.
Vediamo in sintesi i principali contenuti della variazione.
Gli articoli dall’1 al 5 riguardano il complesso di decisioni assunte per far fronte ai danni causati dal maltempo. In particolare è stato deciso l’ampliamento della tipologia dei danni indennizzabili, coprendo anche immobili collocati in specifiche aree destinate all’insediamento, individuate dai piani regolatori e allargate di 30 metri, e in altre individuate con ordinanza del presidente della Provincia tenendo conto dei particolari elementi di pregio paesaggistico-naturalistico.
L’obiettivo di fondo sotteso a tutte queste decisioni è quello di ripristinare al più presto le condizioni preesistenti all’ondata di maltempo, sostenendo, oltre le amministrazioni locali, i privati che hanno subito danni, ricostruendo il patrimonio ambientale distrutto (in particolare le porzioni di bosco schiantate dal vento), e rafforzando le misure in favore dei volontari che si sono prodigati senza risparmio nelle giornate dell’emergenza e in quelle successive.
Gestioni associate
L’art. 8 prevede la sospensione degli adempimenti relativi all’esercizio in forma associata di funzioni, compiti e attività dei Comuni.
La Giunta provinciale si è impegnata a presentare al Consiglio delle autonomie, in tempi brevi, una proposta di riordino complessiva della materia. Nel frattempo, fra gli emendamenti presentati dal presidente Fugatti nel corso della discussione in aula, abbiamo la sospensione, per i Comuni istituiti a seguito di fusione, dell’obbligo di effettuare affidamenti di lavori, beni servizi e forniture in forma aggregata.
In materia di semplificazione delle procedure di affidamento dei lavori pubblici l’art. 10 prevede che le amministrazioni possano affidare, fino a fine 2019, contratti di lavori di importo compreso fra 40.000 e 150.000 euro mediante affidamento diretto, previa consultazione di 3 operatori economici (ove esistenti).
È stata modificata la disciplina della quota A dell’Assegno unico provinciale, quella cioè finalizzata al sostegno del reddito, con riferimento ai requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza. Per quanto riguarda la residenza è stato aggiunto, quale requisito necessario per accedere alla misura, oltre alla residenza continuativa in provincia di Trento di almeno 3 anni, il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. Continua invece ad applicarsi solo la residenza continuativa in provincia di Trento di almeno 3 anni nell’ultimo decennio per i nuclei familiari per i quali il servizio sociale ha accertato l’esistenza di problematiche complesse.
In termini generali la Provincia autonoma di Trento ha previsto che la nuova misura statale, il reddito di cittadinanza, intervenga in prima battuta per tutto quanto spetta al cittadino residente in provincia di Trento e avente diritto, utilizzando eventualmente risorse provinciali per la parte residua derivante dal migliore trattamento previsto dalla disciplina provinciale.