Diritto all’abitare, la senatrice Floridia: “Servono scelte coraggiose”

La senatrice veneta dei Verdi Grüne Vërc Aurora Floridia ha rilanciato con forza sui suoi canali social, il tema del diritto alla casa come fulcro di una nuova stagione di politiche sociali e abitative. Dopo una missione che l’ha portata recentemente a Parigi, in occasione della conferenza parlamentare sulla crisi del costo della vita, Floridia ha sottolineato come l’abitazione non possa essere trattata come un mero asset finanziario o speculativo, ma debba essere riconosciuta come un diritto umano fondamentale.
Nel suo intervento, la senatrice ha presentato un report sul diritto all’abitare con una serie di richieste precise agli Stati membri dell’Unione – compresa l’Italia – affinché:
– venga promosso l’accesso universale alla casa;
– si rafforzino gli investimenti pubblici in edilizia sociale e abitazioni accessibili, soprattutto a livello locale;
– vengano introdotti strumenti efficaci di regolamentazione degli affitti;
– siano potenziati i sistemi di sostegno al reddito e gli aiuti per l’alloggio;
– si favorisca l’accesso ad abitazioni sostenibili per famiglie e fasce vulnerabili.
Floridia ha inoltre richiamato l’urgenza di limitare le “seconde case” nelle aree a forte pressione turistica e intensa cementificazione. Un richiamo particolarmente sentito in territori come l’area dell’Alto Garda e di Ledro, dove la stagione turistica e il mercato immobiliare esercitano da tempo pressioni notevoli su domanda di abitazioni, prezzi e sostenibilità.
«Il diritto alla casa è sacrosanto – afferma Floridia – servono politiche serie che garantiscano affitti accessibili a tutte e tutti e possibilità di prima casa per chi ne ha diritto».
Una questione locale: Alto Garda, Ledro e le sfide abitative
La presa di posizione di Floridia arriva in un momento critico anche per le comunità dell’Alto Garda e di Ledro, aree che da tempo vivono la tensione tra turismo, seconde case e bisogno di edilizia residenziale accessibile. Recentemente, grazie all’impegno delle istituzioni locali, in particolare la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, con presidente Giuliano Marocchi, sono state messe in campo iniziative volte a sostenere l’abitare sul territorio, promuovendo progetti di edilizia sociale, riqualificazione e regolamentazione urbanistica.
Tra le sfide più pressanti: l’aumento dei costi delle abitazioni, l’insufficiente disponibilità di alloggi destinati a giovani, famiglie e lavoratori stagionali, e la proliferazione di seconde case o abitazioni destinate all’affitto turistico.
In questo contesto, la proposta di Floridia di combinare diritti sociali, regolamentazione degli affitti e investimenti pubblici appare come un tentativo di offrire una visione complessiva e strutturale al problema casa.
Crisi abitativa in Europa e in Italia: un problema diffuso
Quanto evidenziato da Floridia non riguarda solo il Garda o l’Italia: a livello europeo si assiste a una crisi abitativa crescente, con prezzi in aumento, scarsa offerta di alloggi popolari e difficoltà per molti nuclei a trovare un’abitazione dignitosa a costi sostenibili.
In Italia, lo scenario è allarmante: la fase di costruzione di nuove abitazioni residenziali stenta, con un tasso di completamento tra i più bassi in Europa. Le conseguenze sono dure soprattutto per giovani coppie, lavoratori, famiglie a basso reddito o per chi cerca una prima casa — categorie per le quali le politiche immobiliari attuali non risultano sufficienti.
Per far fronte a questa emergenza servono dunque misure organiche: non solo aumentare l’offerta, ma garantire accesso equo, stabilità, trasparenza del mercato degli affitti e tutela sociale.
Un appello politico. E un invito ad azioni concrete
Con il suo post di domenica 7 dicembre, Aurora Floridia lancia un appello forte: non bastano parole o analisi, servono politiche concrete a tutti i livelli – europeo, nazionale e locale – per garantire il diritto all’abitare.
Per territori come l’Alto Garda e Ledro, il monito è chiaro: l’abitare non può restare un privilegio per pochi. Le istituzioni locali, già sollecitate dal lavoro della Comunità di Valle, oggi sono chiamate a fare un ulteriore passo avanti.
E in un Paese e in un’Europa dove la casa sta diventando sempre più inaccessibile per molte persone, chiedere investimenti pubblici, regolamentazione degli affitti e tutela sociale non è più una proposta: è una necessità.
(n.f.)









