Dante a Canale: la Divina Commedia risuona tra i vicoli del borgo

Nicola Filippi21/07/20253min
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“Dante per borghi – Viaggio favoloso nell’Italia che c’è”: il titolo già racconta molto dell’intento, e l’ambientazione scelta per il Trentino Alto Adige non poteva che essere il borgo medievale di Canale. Lo spettacolo ideato e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, attore, regista e divulgatore tra i più noti nel panorama culturale italiano, ha proposto un’ora intensa e coinvolgente di narrazione dantesca, con l’aldilà della Divina Commedia come bussola e il paesaggio italiano come orizzonte.

Un connubio potente, che a Tenno si è fatto magia.

Il pubblico, raccolto nel verde silenzioso del Parco della Casa degli Artisti Giacomo Vittone, ha ascoltato rapito i versi e i racconti che hanno attraversato Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ma non solo: la narrazione si è intrecciata con la geografia dei luoghi, l’identità di Canale e l’eredità culturale custodita dal borgo, grazie anche all’intervento di Stella Fava, esperta di didattica del paesaggio e membro dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.

 

 

A moderare l’incontro è stata Giancarla Tognoni, mentre l’apertura è toccata al Sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi, e al Commissario del Governo di Trento, Giuseppe Petronzi, a testimoniare il valore istituzionale dell’iniziativa. L’evento fa parte di un progetto promosso dal Ministero del Turismo in occasione dell’anno giubilare, con l’obiettivo di valorizzare l’identità nazionale attraverso cultura, territori e bellezza.

E la bellezza, a Canale, è di casa.

A rendere ancora più significativo il momento, la presenza di un ricco parterre istituzionale: oltre al Sindaco Marocchi, numerosi membri della giunta e del consiglio comunale tennese, il Questore di Trento Zupo, il Presidente del Consiglio provinciale Soini, gli assessori Marchiori e Caproni, la consigliera Calzà, il dirigente De Col, le autorità delle forze dell’ordine e rappresentanti dei Comuni vicini – Dro, Drena, Bondone – e delle principali realtà economiche e associative del territorio, dalla Cassa Rurale all’Unione Commercianti.

Una rete, insomma, che unisce cultura, istituzioni e comunità.

Quella del 15 luglio non è stata soltanto una serata teatrale, ma un’esperienza che ha saputo portare Dante fuori dalle aule e dalle biblioteche, riportandolo tra la gente, nei luoghi dove l’Italia si racconta meglio: nei borghi, nelle piazze, tra le case di pietra e gli scorci sul lago.

E Canale, come sempre, ha risposto con grazia, accoglienza e meraviglia.