Dalla Ciclovia alla Tagliata del Ponale attraverso un “tunnel” verticale

Nicola Filippi25/02/20255min
CICLOVIA GARDA particolare parete alla Klimt IMG_9629


 

Procedono spediti i lavori per il collegamento diretto della nuova Ciclovia del Garda con la Tagliata del Ponale. “Sono a buon punto”, ammette l’assessore alle opere pubbliche di Riva, Pietro Matteotti, che segue da vicino i lavori, dopo il sopralluogo con i funzionari provinciali. “Una volta terminato il collegamento con la Tagliata del Ponale sarà possibile aprirla a visite guidate, con un biglietto unico del Mag, che comprenderà museo, torre Apponale e chiesa dell’Inviolata”, spiega ancora l’assessore.

Il mese scorso in Conferenza dei servizi – spiega l’amministrazione rivana in un comunicato stampa – è stata approvata la variante n. 5 del progetto dell’unità funzionale 1.2 della Ciclovia del Garda, tratto dalla galleria Panda alla valletta dello Sperone, che modifica l’accesso al forte della Tagliata del Ponale: il sistema delle tre gallerie lunghe complessivamente 50 metri è stato sostituito dallo scavo di un cavedio verticale all’interno del quale saranno installate una scala in carpenteria metallica e una piattaforma elevatrice per superare il dislivello di nove metro e mezzo tra la galleria Eros (al livello della Ciclovia) e l’accesso al forte della Tagliata.

 

 

 

 

“Confermata la nicchia all’interno della galleria Eros per il deposito delle biciclette e il ritiro dei caschetti protettivi – si legge ancora – La parete rocciosa del cavedio avrà le pareti con finitura a taglio a filo diamantato”. Per verificare lo stato dei lavori dell’unità funzionale 1.2 e la modalità e la necessità di questa variante, la settimana scorsa l’assessore ai lavori pubblici Pietro Matteotti ha partecipato a un sopralluogo con l’ingegnere Andrea Giordani, dirigente dell’Area opere pubbliche e ambiente, e l’ingegnere Francesco Misdaris, commissario straordinario alla Ciclovia.

«Per quanto al tratto UF 1.2, che dovrebbe essere aperto a metà marzo – spiega l’assessore alle opere pubbliche, Pietro Matteotti – ho ricordato al signor commissario come vorrei che fosse la finitura delle gallerie artificiali che proteggono per quasi un chilometro questo tratto di ciclovia: e vorrei che fosse come rappresentata dall’ architetto Enrico Ferrari con la sua rappresentazione figurata in giallo che mi ricorda l’arte murale di Klimt. Ultimamente il commissario parla di una diversa pannellatura raffigurante schemi di ciclabili o cose simili, di cui noi come Comune di Riva al momento non sappiamo nulla. Sono e resto sempre convinto che l’idea iniziale dell’architetto Ferrari sia un valore aggiunto, costituendo a tutti gli effetti un’opera d’arte, peraltro obbligatoria a chiusura di ogni opera pubblica. E mi auguro che vada a finire così, salvando l’idea iniziale. In ogni caso i lavori proseguono, il colpo d’occhio, anche se siamo ancora al grezzo, è molto positivo, la protezione in quel tratto è super, la famosa barca all’interno della galleria Panda ha le ore contate e sarà destinata per sei mesi al deposito della protezione civile di Marco. Si sta procedendo con l’impiantistica e l’illuminazione, poi sarà realizzata la pavimentazione. Il collegamento diretto con la Tagliata del Ponale permetterà, una volta eseguiti i lavori di messa in sicurezza, di aprirla a visite guidate con biglietto unico del Mag, comprendente anche museo, torre Apponale e chiesa dell’Inviolata».