Dal rinnovato direttivo Slow Food confermato l’interesse per il Presidio del Broccolo di Torbole

Redazione17/04/20183min
congresso-slow-food bd1 (1)

Si è svolto presso la Locanda delle Tre Chiavi a Isera il Congresso della Condotta Slow Food Vallagarina Alto Garda. Un momento di rinnovo che coincide con una fase di cambiamento per l’intera Associazione che nel Congresso mondiale di Chengdu, svoltosi lo scorso ottobre in Cina, ha individuato nell’inclusività e nella partecipazione i suoi tratti caratterizzanti. Un’Associazione sempre più aperta, sempre più flessibile, capace di rispondere alla volontà di partecipazione attiva di tutti quei soggetti, persone o realtà organizzate, che si sentono vicine ai principi del buono, pulito e giusto; siano essi applicati al mondo del cibo o alle tematiche socio-ambientali.
Meno ruoli e più inclusione, con questo motto ieri è stato eletto il nuovo direttivo, nel quale sono entrati a far parte Alessandro Armani, Tommaso Martini, Mario Moscato, Sandro Barberi, Milena Battisti, Luca Rigatti, Anna Benazzoli e Ilaria Zomer. Un gruppo di soci che hanno dato la propria disponibilità, ma che invita altri a partecipare nell’ottica di costruire nuove comunità, gruppi di persone che condividono gli stessi pensieri e le stesse linee guida.
Gli eventi e i progetti a cui si è già cominciato a lavorare e che saranno portati avanti nei prossimi anni perseguono la filosofia portata avanti dal direttivo uscente. Tra questi: la ripresa delle iniziative riguardanti il Presidio del Broccolo di Torbole; una nuova edizione del progetto “Spesa for Change”, incentrato sul tema del costo del cibo; il progetto “Un anno in azienda”, con visite mensili alle aziende agricole per conoscere i produttori e il loro lavoro; i corsi di avvicinamento al mondo del vino e, non ultimo, l’adesione al progetto mondiale “10.000 Orti in Africa”.
Al termine della presentazione dei progetti è seguito un momento conviviale che ha generato un vivace scambio di idee per il futuro. Oltre ai soci e ai simpatizzanti, presenti numerose associazioni roveretane, legate al mondo del cibo e non solo, produttori locali e rappresentanti delle istituzioni. Segno concreto che la volontà di apertura e dialogo è già in opera.