Dal Pd una proposta di Legge contro la “Turistificazione incontrollata degli alloggi”

Nicola Filippi02/09/20244min
20190804IMG_5094 turisti riva



 

“Un DDL contro la turistificazione incontrollata degli alloggi”. La proposta di legge per contenere le lozioni turistiche brevi in favore di quelle residenziali, a tutela del diritto all’abitare, è stata presentata oggi dal gruppo Pd del Trentino, con primo firmatario il consigliere provinciale Pd, Paolo Zanella, al terzo piano di Vicolo della SAT 10, a Trento. Il tema degli affitti turistici sta infiammando l’estate altogardesana. Tanto che la commissione sull’emergenza affitti turistici, che comprende Comuni e Apt, ha stilato un documento nel quale sono scritte le contromisure per arrestare l’emergenza sociale che affligge il territorio altogardesano. Il documento finale emergerà dalla conferenza sul turismo del prossimo 12 settembre.
La problematica del tema “affitti turistici” non interessa solo l’Alto Garda Trentino, ma anche il resto della nostra provincia. “Mercoledì inizierà in Seconda Commissione l’iter del Ddl del consigliere Degasperi (Onda) che tratta lo stesso tema – spiegano dal Coordinamento Pd del Trentino – e non si poteva perdere l’occasione di affiancare la nostra proposta, sulla quale si sta ragionando da tempo”.
L’esplosione degli affitti turistici è una delle principali cause di erosione del mercato residenziale e del conseguente aumento dei canoni di locazione e dei prezzi di acquisto – spiegano ancora i Dem trentini – grazie alle piattaforme digitali e alle agenzie di intermediazione immobiliare, si è assistito allo spostamento negli ultimi 15 anni verso il mercato delle locazioni turistiche e brevi, riducendo la disponibilità di alloggi per le persone residenti, alimentando processi di gentrificazione dei centri urbani. La turistificazione del capoluogo e delle località di vacanza (l’Alto Garda, in primis) sta rendendo complesso per i residenti viverci, “banalmente” perché non riscono più a trovare case disponibili. E intanto le imprese – sottolineano – si lamentano della carenza di lavoratori”.
Alcune proposte del Ddl a firma Pd Trentino sono mutuate da quelle fatte da Alta tensione Abitativa di Venezia, “con la quale ci si è confrontati in diverse occasioni, proposte portate anche in Parlamento dal PD”.
Fra le principali proposte spiccano: possibilità per i Comuni di limitare un numero massimo di alloggi per uso turistico e C.A.V. per tutelare la residenza ordinaria; riduzione a due del numero di alloggi che è possibile destinare a uso turistico in forma non imprenditoriale; necessità di SCIA che certifichi requisiti minimi urbanistici, igienico-sanitari e si sicurezza; impossibilità di avvalersi di soggetti di intermediazione immobiliare per la gestione di alloggi a uso turistico; aumento della tassa di soggiorno degli ospiti degli alloggi per uso turistico tra due e tre euro (oggi è di 1 euro) e destinata totalmente ai Comuni (oggi solo il 50%); possibilità per i Comuni di aumentare l’aliquota Imis sugli alloggi per uso turistico e sulla C.A.V. fino al 2 per cento.
“”Ci si augura che la maggioranza voglia contribuire al dibattito e alla ricerca di una soluzione che reiquilibri la disponibilità di alloggi in favore delle persone residenti – concludono dal Pd Trentino dando ai comuni maggiori poteri regolatori. Altrimenti ne risponderanno ai cittadini delle località che più vivono, più di altre, questo problema della turistificazione incontrollata degli alloggi”.