Crollo della produzione di olive: “Si indaghi sulle cause e la Pat sostenga gli operatori”
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Con una mozione in Consiglio Luca Zeni (Pd) chiede alla Provincia di attivarsi per fronteggiare l’emergenza dovuta al crollo verticale della produzione olivicola gardesana del 2019. Le cause della crisi, osserva Zeni, sono ancora sconosciute ai tecnici del settore: pare che all’origine del problema vi siano i mutamenti climatici e i continui sbalzi di temperatura. Certo è che la produzione di olive del Garda risulterà quest’anno quasi inesistente mentre i prezzi cresceranno. Ciò che rimane della produzione dell’anno scorso sta sparendo dai punti vendita e per sostenere la filiera i consorzi acquisteranno olio dei Paesi mediterranei senza alcun controllo di qualità. Per questo Zeni sollecita l’ente pubblico e soprattutto il mondo della ricerca a prendere subito l’iniziativa allo scopo di individuare le ragioni del problema e i possibili rimedi per scongiurare il fallimento dell’intera filiera olivicola gardesana.
In tal senso il dispositivo della mozione chiede al Consiglio provinciale di impegnare la Giunta ad intervenire subito sul settore tecnico con la Fondazione “E. Mach”, in modo che acceleri lo studio e la ricerca sulle cause della situazione. Necessario sarà poi, per Zeni, che l’esecutivo relazioni al Consiglio sullo stato della produzione olivicola gardesana trentina. Si invita inoltre la Giunta ad attivare meccanismi di sostegno che consentano ai produttori di fronteggiare la crisi e a mobilitare il controllo agroalimentare della Fondazione Mach perché valuti la qualità degli olii eventualmente importati dai Consorzi dei produttori gardesani ed acquistati nell’area mediterranea.